Igino Giordani è stato definito da Chiara stessa uno dei “cofondatori” del movimento. Un focolarino unico e speciale, familiarmente chiamato da tutti nel movimento “Foco”. Pur amante della pace ad ogni costo, divenne ufficiale nella prima guerra mondiale, dove fu ferito e decorato. Insegnante, antifascista, bibliotecario, sposato e padre di quattro figli, era noto polemista dell’area cattolica, pioniere dell’impegno dei cristiani in politica, scrittore e giornalista. Dopo la seconda guerra mondiale, vissuta da antifascista costretto all’esilio, venne anche eletto alla Costituente. Fu deputato, laico illuminato, pioniere dell’ecumenismo. Fu ancora lui, a portare le realtà dei laici sposati e della famiglia all’interno del focolare, aprendolo – in certo modo – all’intera umanità.
Giordani è un personaggio estremamente poliedrico, ma lo guardiamo soprattutto come comunicatore a servizio di un grande ideale: l’umanità come famiglia.
Il suo impegno come uomo dei media è impressionante: 4000 articoli su 49 organi di stampa italiani e di altri paesi, fondatore di varie testate, direttore di due quotidiani e di 10 periodici, autore di oltre 100 libri (una media di quasi due all’anno) per un totale di 26000 pagine, tradotte nelle principali lingue, senza contare i saggi, gli opuscoli, le lettere, i discorsi.
Durante la puntata dedicata al servo di Dio è stata presentata la sua figura, la sua spiritualità e la su santità.
Guarda l’intervista: