Presso la Sala Stampa della Santa Sede in Vaticano si è tenuta qualche giorno fa la presentazione della Prima Giornata Mondiale dei Bambini (GMB) che si svolgerà a Roma il prossimo fine settimana. Il Santo Padre comunicò l’istituzione di questa Giornata l’8 dicembre dello scorso anno, solennità dell’Immacolata Concezione, dopo la Recita dell’Angelus. “Ho la gioia di annunciare che il 25 e 26 maggio del prossimo anno celebreremo a Roma la prima Giornata Mondiale dei Bambini. L’iniziativa, patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, risponde alla domanda: che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo? Come Gesù, vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro”.
“L’istituzione di una Giornata mondiale dei bambini, fortemente voluta da Papa Francesco, è un evento di portata mondiale, non solo per la storia della Chiesa, ma per l’umanità – ha dichiarato il coordinatore dell’evento, padre Enzo Fortunato -. Un controcanto di speranza, un segnale ai signori della guerra. Vogliamo guardare il mondo con gli occhi dei bambini che sono la speranza dei popoli, il loro futuro. La semplicità del loro cuore è un dono di Dio e, per chi sappia accoglierlo, la possibilità della pace”. “Vogliamo dare in questa GMB forza, gioia e speranza ai bambini – ha proseguito Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, collaboratore di padre Fortunato alla organizzazione dell’evento – perché dai bambini dobbiamo ripartire per cambiare il mondo”.
Nella Conferenza Stampa, il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, ha spiegato che nei due giorni confluiranno a Roma moltissimi gruppi, associazioni, singoli; ma l’evento prevede anche iniziative a livello diocesano, lasciate alla creatività delle diverse Chiese locali. L’intenzione è coinvolgere l’intera comunità ecclesiale, in modo che l’incontro costituisca per tutti un invito a diventare come i bambini per cogliere le novità suscitate dallo Spirito.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, padre Fortunato ha illustrato il programma. L’evento, che verrà trasmesso in Mondovisione, si aprirà sabato 24 maggio alle 15.30 allo Stadio Olimpico con un incontro fatto di musica, sport, riflessioni e spiritualità al quale parteciperanno i bambini provenienti da 101 nazioni, tra le quali Ucraina, Russia, Gaza, Israele, Haiti, Congo, Etiopia, coinvolte in guerre lunghe e sanguinarie. Ogni nazione sfilerà con gruppi di bambini in abito tradizionale. Oltre 1500 voci bianche costituite dai bambini del Piccolo Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni, e i Cori della Galassia dell’Antoniano, allieteranno con il canto la sfilata delle Nazioni. Vi saranno anche piccoli artisti, già famosi al grande pubblico, quali quelli che hanno partecipato a The Voice Kids, programma televisivo andato in onda su RAI1. Non mancheranno cantanti “più anziani” quali Renato Zero, Al Bano, Carolina Bencivenga ed Orietta Berti con un repertorio musicale rivolto ai bambini. Canti e musica si alterneranno a sette testimonianze di bambini provenienti dai sette continenti del mondo (non più cinque, come sottolineato scherzosamente da padre Fortunato). Racconteranno le loro storie fatte di dolore e privazioni ma anche di speranza e pace. È inoltre prevista la partecipazione di Catherine Russell, direttore esecutivo dell’UNICEF e di rappresentanti di “Save the Children”, la più grande organizzazione mondiale non governativa a favore della tutela dei diritti dei bambini. Alle 16:45 è previsto l’arrivo del Papa che, dopo un saluto a tutti i partecipanti, darà il fischio di inizio ad una partita di calcio tra bambini e star internazionali capitanate da Gianluigi Buffon. Quindi ci sarà uno dei momenti più belli, quello delle domande che alcuni bambini porranno al Papa. Francesco risponderà loro con quello affetto e quella tenerezza che lo hanno reso particolarmente caro ai più piccoli. Seguiranno le testimonianze del “nonno di Italia”, Lino Banfi, e di Matteo Garrone e del senegalese Seydou Sarr, rispettivamente regista e attore protagonista del film “Io Capitano”. A finire, lo spettacolo del Cirque du Soleil con i loro noti giochi acrobatici.
La Conferenza Stampa si è chiusa con le commoventi testimonianze di Hanna Imordi, nigeriana, e Rahila Saya, afghana, che frequentano il Corso Universitario Global Humanities all’Università La Sapienza di Roma. La prima è arrivata in Italia attraversando il Mediterraneo con uno dei barconi della morte; la seconda è una profuga che è riuscita a sfuggire alle violenze dei Talebani e dall’Italia cerca di dare una voce alle donne del suo Paese private di ogni forma di libertà.
Domenica 26 maggio, la Giornata proseguirà in Piazza San Pietro dove, a partire dal primo mattino, confluiranno i bambini della sfilata delle Nazioni. Alle 10.30 è atteso l’arrivo del Papa che celebrerà la Santa Messa. Alle 12:00, come di consueto il Papa si affaccerà alla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell’Angelus e per rivolgere un Messaggio ai bambini di tutto il mondo.
A seguire – evento pressoché unico – ci sarà un monologo di Roberto Benigni, vincitore del premio Oscar come attore protagonista dell’indimenticabile film “La vita è bella”. L’attore è stato scelto quasi certamente per la storia commovente raccontata in quel film in cui un ebreo viene deportato insieme alla sua famiglia in un lager nazista. Il padre, interpretato da Benigni, cerca di proteggere il figlio dagli orrori dell’Olocausto facendogli credere che tutto ciò che vedono sia parte di un fantastico passatempo. In questo gioco, in cui dovranno affrontare prove durissime, vinceranno sicuramente un premio meraviglioso se sapranno rispettare le regole. Il contenuto del monologo è top-secret in quanto il Papa ha lasciato libertà assoluta di espressione al genio artistico di Benigni. Con questo messaggio di pace e di fraternità che Benigni sicuramente lancerà al mondo, si concluderà questa GMB che secondo le intenzioni del Santo Padre verrà replicata ogni due anni.