Un minuto per la pace

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Sta facendo il giro d’Europa e del mondo intero l’appello “Un minuto per la pace” che giunge a un anno dall’incontro a Roma fra Papa Francesco e i Presidenti israeliano Shimon Peres e palestinese Mahmoud Abbas. Sono trascorsi 12 mesi dalla “Invocazione per la pace” voluta da Papa Francesco dopo il suo pellegrinaggio in Terra Santa, l’8 giugno 2014 e oggi, come allora, sono ancora troppe le violenze, le ingiustizie, le guerre che lacerano il Pianeta. Per questo il Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) ha deciso di rilanciare quel messaggio di pace, promuovendo per lunedì 8 giugno, alle ore 13, un minuto di sosta, silenzio e, per chi crede, di preghiera.

«Di pace abbiamo sempre bisogno, così come di fratellanza, di solidarietà e di preghiera», sono le parole di Emilio Inzaurraga, coordinatore mondiale del Fiac, che ha spiegato le ragioni di questa campagna di sensibilizzazione, e le modalità di partecipazione: «Concretamente, proponiamo a ogni Ac di invitare tutti gli aderenti, gli amici delle altre associazioni e movimenti, delle diverse confessioni cristiane, i fedeli delle altre religioni, tutte le persone di buona volontà a fermarsi lunedì 8 giugno, alle 13, lì dove sono, a chinare il capo e pregare: sul lavoro, a scuola, all’università, nel quartiere, in famiglia, con gli amici». Il Fiac invita inoltre a pregare per la pace con una intenzione dei fedeli durante le messe di domenica 7 giugno.

 

Maria Grazia Tibaldi, dal segretariato Fiac, che ha sede in via della Conciliazione a Roma, spiega: «Nei vari Paesi in cui siamo presenti, in tutti i continenti, la proposta si sta diffondendo dal basso. Si muovono laici, sacerdoti, religiosi, vescovi. Un grande contributo viene dalle parrocchie. E poi naturalmente ci sono i mezzi di comunicazione sociale e specialmente i social network. Facebook in questo senso è davvero di grande aiuto».

 

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