Tutto potevo immaginare tranne che avrei lasciato un pezzetto di cuore a Sant’Elia a Pianisi, dove dal 1° al 2 agosto 2007 si è svolto il Meeting nazionale dei giovani 2007.
Il piccolo comune molisano, in cui cento anni fa Padre Pio emise il suo sì definitivo alla vita religiosa, difficilmente potrà dimenticare i volti e i sorrisi dei giovani, che da diverse parti d’Italia, si sono dati appuntamento con la riflessione, la preghiera, il confronto e lo stare insieme.
“E fissatolò lo amò – Insieme nella fedeltà e nel perdono”. Questo il tema scelto, per l’edizione di quest’anno dal Servizio di Pastorale Giovanile – Vocazionale della provincia religiosa di “Sant’Angelo e Padre Pio” e dalla Gi.fra Molise, che hanno organizzato l’evento.
«Auguro a ciascuno di voi, cari giovani, che sulla strada della vostra vita possiate incontrare Gesù, incrociare il suo sguardo e fare delle scelte serie e impegnative per trovare in Cristo la felicità» ha detto fr. Aldo Broccato, ministro della religiosa provincia di Sant’Angelo e Padre Pio dando il benvenuto a tutti i giovani durante la liturgia di accoglienza.
La catechesi è stata affidata a mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto. Il vescovo di Fabriano – Matelica ha dimostrato, ancora una volta, di avere una sintonia naturale con i ragazzi, che ha incoraggiato, spronato e provocato con le sue parole. E i giovani presenti, lo hanno seguito con interesse. «Voglio farvi due raccomandazioni: perché tutto diventi possibile non perdete mai il rapporto con quelle persone che vi richiamano alla verità di voi stessi, non perdete mai la compagnia della Chiesa. Amate il Meeting. Amate il vostro gruppo. E poi amate sempre la Madonna, la Madre di Gesù, che è anche Madre nostra». Con queste semplici, ma significative parole, mons. Vecerrica ha colpito il cuore dei ragazzi.
«Sembra proprio di essere ad Assisi», ha detto sottovoce una ragazza, riferendosi alla riproduzione a grandezza naturale della Porziuncola, che risaltava nella scenografia del palco. Davanti alla gigantografia della chiesetta, è stata collocata l’icona di Maria, Madre dei giovani.
«La grande preghiera di questa sera, attraverso l’intercessione di san Pio, cari giovani, aumenti la vostra fiducia in Gesù, per avere il coraggio di dirgli sempre di sì, qualsiasi sia il progetto che il Signore ha per ognuno di noi» è stata l’esortazione di mons. Armando Dini, arcivescovo di Campobasso, durante la liturgia penitenziale, al termine del primo giorno. Poco prima l’assemblea aveva accolto il simbolo per eccellenza della riconciliazione: una croce di legno, portata in processione da alcuni giovani francescani.
La mattina del 2 agosto, i giovani del Meeting si sono presentati tutti puntuali all’appuntamento con la preghiera, guidata da fr. Pasquale Cianci.
Intanto cresceva l’attesa per il talk-show, appuntamento centrale di Mtg 2007, perché – come ha spiegato fr. Francesco Dileo, ideatore dell’evento –«in questa occasione i ragazzi hanno la possibilità e conoscere personaggi della Chiesa, della cultura e dello spettacolo e di confrontarsi con loro».
Tre le piste di riflessione, sintetizzate dalla moderatrice, Lorena Bianchetti, su cui gli ospiti hanno dialogato con i giovani: amore, perdono e fedeltà. «Il perdono nasce dalla conversione, il perdono è possibile nella misura in cui noi ci convertiamo» ha ricordato don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione “Meter”, da anni è impegnata nella lotta alla pedofilia. «Non farti cambiare dal mondo» è stato il messaggio lanciato dal cantautore Povia con il suo grande successo “I bambini fanno oh”. Anche Aldo e Laura cercano di non farsi cambiare dal mondo e, insieme ad altri coetanei, si sforzano di migliorare la realtà della Locride. Sono i ragazzi dell’Associazione “E adesso ammazzateci tutti”, che lottano contro ogni tipo di mafia.«Il coraggio di ribaltare la propria vita» lo ha avuto fr. Enzo Gaudio, da bancario a studente cappuccino, che ha raccontato come Padre Pio sia stato l’artefice della sua conversione e della sua vocazione: «A San Giovanni Rotondo – ha rivelato – sono rimasto folgorato. Questo grande Santo mi ha preso per mano».
Le parole di fr. Enzo hanno avuto continuità nella voce di Tosca che ha cantato “Stella”, brano tratto dal musical su Padre Pio “Actor Dei”. «È una dedica che la mamma di Padre Pio fa a suo figlio – ha spiegato la cantante romana – consegnandolo nelle mani di Dio e facendo lei un passo indietro».
Un sentito applauso ha accolto sul palco Maria Falcone, presidente della fondazione intitolata a suo fratello Giovanni e a sua moglie Francesca, ucciso dalla mafia 15 anni fa. A un giovane che ha chiesto quanto la preghiera e la fede l’abbiamo aiutata a superare i momenti di dolore, ha risposto: «Sono una cattolica osservante e per me la Messa domenicale è importante. Non potrei farne a meno.
Viviamo in un mondo in cui sta dilagando la cultura dell’apparire più che dell’essere e sicuramente la religione cattolica può fare tanto». «Se non sono caduta nella disperazione, cari giovani – ha aggiunto – lo devo proprio alla religione». Una preghiera a Dio è stato il secondo brano presentato da Annalisa Minetti, che con dolcezza ha rivelato la sua nuova maternità. “Tu Sei” è una canzone «nata in un momento di dubbio», ha raccontato la vincitrice del festival di Sanremo nel 1998, «perché vivere una grande sofferenza è la più grande esperienza di vita». “Il paradiso non è qui”, inno alla fratellanza tra i popoli, innalzato dalla giovane emergente Patty Basso, ha concluso il talk show.
Una Celebrazione Eucaristica, presieduta dal cardinale Salvatore De Giorgi, è stata l’ultimo appuntamento liturgico del meeting. L’Arcivescovo emerito di Palermo ha esortato i giovani ad una «partecipazione attiva, consapevole e fruttuosa alla santa Messa, affinché» – ha detto – «rappresenti sempre il braciere ardente e inestinguibile del vostro entusiasmo missionario, del vostro entusiasmo giovanile».
Il Meeting è terminato al campo sportivo con lo spettacolo “Prime pagine” del gruppo “Gen Verde”: 23 donne di nazionalità diverse che suonano, danzano, recitano da più di 30 anni, comunicando al mondo che «il Vangelo è non solo un’attualissima scelta di vita, ma anche originalissima vena di creatività».