Il 1° giugno 2007 il Santo Padre Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto sul miracolo della guarigione di Suor Ludovica Noè attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Antonio Rosmini, Sacerdote Fondatore dell’Istituto della Carità e delle Suore della Provvidenza. Il 26 giugno 2006 il Santo Padre Benedetto XVI aveva autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Rosmini: in esso si riconosce che egli ha espresso costantemente, nella vita e negli scritti, virtù pienamente evangeliche, in grado eroico, magnanimo, e perciò è Venerabile. Di lui ci parla il postulatore della Causa, il padre rosminiano Claudio Massimiliano Papa, ai microfoni di Radio Padre Pio.
“E’ una grande notizia” – ha dichiarato padre Claudio Massimiliano Papa – “una grande grazia che il Papa ci ha concesso proprio il 1° giugno dando alla Congregazione della Causa dei Santi il permesso di promulgare il decreto sul riconoscimento del miracolo della guarigione di una suora rosminiana Suor Ludovica Noè per intercessione del Venerabile Antonio Rosmini. Quindi ormai siamo prossimi alla Beatificazione…restiamo in attesa solo da parte della Santa Sede sulla data della Beatificazione…”
Volendo immaginare questa giornata di festa e di gratitudine al Signore in attesa della data ufficiale…. “La immaginiamo come una grande grazia per la Chiesa, un riconoscimento del panorama teologico di Rosmini in piena linea con il Vaticano II. Il pensiero di Rosmini è l’idea dell’essere, cioè il riconoscere il divino nella natura e in questo dare la capacità all’uomo di poter comprendere, di poter capire, di poter approfondire. Dal punto di vista spirituale, però, questo diventa la carità universale: nella triplice forma della carità spirituale, materiale, intellettuale.”
Ricordiamo brevemente la sua figura …“Si tratta di un sacerdote vissuto nella prima metà dell’ottocento che ha fatto del panorama culturale l’aspetto centrale della sua vita. Ha scritto più di 100 opere che sono state poi diffuse in tutto il mondo…opere di natura filosofica e teologica.”
Qual è l’attualità del suo messaggio? “ Direi proprio una triplice forma di carità. Il Papa anche ultimamente ha insistito sulla carità intellettuale, dicendo agli universitari, lo scorso dicembre, che se dovesse scrivere un altro capitolo della sua Enciclica sulla carità, la dedicherebbe proprio alla carità intellettuale. Bene Rosmini fonda l’Istituto della Carità su questi tre pilastri: la carità spirituale, la carità materiale e la carità intellettuale. In questo senso vedo la figura di Rosmini più che mai attuale e in perfetta sintonia con pontificato di Benedetto XVI.”
Padre Pio e Antonio Rosmini…Cosa hanno in comune? Direi due cose. La prima è questo grande amore che hanno avuto per la Chiesa nei confronti dell’annuncio della salvezza e della volontà di Dio. Il secondo aspetto di grandissima unità tra Padre Pio e Rosmini è l’aspetto della sofferenza. Una sofferenza vissuta non come umiliazione, non come ricerca di sofferenza in quanto tale… ma una sofferenza vissuta con gioia in vista del bene…un purificarsi nel fuoco dello Spirito per giungere puri all’incontro supremo. Direi che sia Rosmini che Padre Pio hanno questo grosso senso di saper soffrire nella Chiesa e per la Chiesa. Con il loro comportamento hanno dimostrato concretamente che il bene trionfa sempre.”
A conclusione un pensiero per tutti coloro che attendono con gioia la data di Beatificazione di Antonio Rosmini… “Ho sempre invitato i conoscitori di Rosmini ad essere fedeli alla preghiera. La preghiera,come realtà spirituale che pone l’uomo in contatto con Dio,ci dà la possibilità di incontrare Gesù Cristo“.