Il 23 novembre alle 12, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza 400 frati appartenenti alla Famiglia Francescana del Primo Ordine e del Terz’Ordine Regolare.
Nel primo mattino hanno raggiunto la chiesa di San Gregorio VII, vicino al Vaticano, dove si sono salutati e accolti reciprocamente e gioiosamente. Da qui nella tarda mattinata, accompagnati dai rispettivi Ministri Generali, si sono messi in cammino verso la porta del Perugino e, dopo un minuzioso e attento controllo, hanno raggiunto la Sala Clementina, dove Papa Francesco è sceso ad incontrarli.
A introdurre l’incontro è stato Fr. Mauro Jöhri, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuccini (in qualità di Presidente di turno della CMG OFM e TOR), il quale ha sintetizzato a Papa Francesco il cammino fin qui fatto assieme dalle Famiglie Francescane dell’Umbria: “Siamo qui convenuti per raccontarle il cammino che abbiamo compiuto e desideriamo compiere, da quando il 4 ottobre dell’anno 2013 ci incontrammo presso la tomba di San Francesco in Assisi… Al termine delle presentazioni lei domandò con tono delicatamente e forse volutamente meravigliato: “Ma allora esiste anche un ecumenismo francescano?” E poi aggiunse: “Rimanete uniti!” Santo Padre abbiamo accolto con letizia quell’invito”. La ricorrenza dell’ottavo centenario del “Perdono d’Assisi” è stata la felice occasione per chiederci perdono e così il giorno 11 luglio 2016, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, abbiamo vissuto una celebrazione di riconciliazione e di pace. Dal 29 maggio al 2 giugno dell’anno in corso, i Frati francescani dell’Umbria con i rispettivi Ministri e Vicari generali si sono ritrovati a Foligno per un Capitolo che hanno voluto chiamare “Capitolo generalissimo”. La gratitudine, il desiderio di comunione e la speranza hanno caratterizzato l’evento.”
Papa Francesco, a margine del suo intervento, ha commentato dicendo: “quello che state facendo è un bel cammino di minorità”.
“La minorità caratterizza in modo speciale la vostra relazione con Dio. Per san Francesco l’uomo non ha nulla di suo se non il proprio peccato, e vale quanto vale davanti a Dio e nulla più. Per questo la vostra relazione con Lui dev’essere quella di un bambino: umile e confidente e, come quella del pubblicano del Vangelo, consapevole del suo peccato. E attenzione all’orgoglio spirituale, all’orgoglio farisaico: è la peggiore delle mondanità.” …“La minorità si vive prima di tutto nella relazione con i fratelli che il Signore ci ha donato. Come? Evitando qualsiasi comportamento di superiorità. Questo vuol dire sradicare i giudizi facili sugli altri e il parlare male dei fratelli alle loro spalle – è nelle “Ammonizioni” questo! – rigettare la tentazione di usare l’autorità per sottomettere gli altri; evitare di “far pagare” i favori che facciamo agli altri mentre quelli degli altri a noi li consideriamo dovuti; allontanare da noi l’ira e il turbamento per il peccato del fratello.” … “Davanti al deteriorarsi globale dell’ambiente, vi chiedo che come figli del Poverello entriate in dialogo con tutto il creato, prestandogli la vostra voce per lodare il Creatore, e, come faceva san Francesco, abbiate per esso una particolare cura, superando qualunque calcolo economico o romanticismo irrazionale. Collaborate con varie iniziative alla cura della casa comune, ricordando sempre la stretta relazione che c’è tra i poveri e la fragilità del pianeta, tra economia, sviluppo, cura del creato e opzione per i poveri”.
Discorso integrale del Santo Padre: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2017/november/documents/papa-francesco_20171123_famiglie-francescane.html
Al termine dell’incontro, il Santo Padre si è soffermato a salutare i frati, uno per uno, mentre spontaneamente gli altri intonavano noti testi francescani, come l’Alto e Glorioso Dio, le Lodi a Dio Altissimo, Dolce sentire e altro ancora.
Papa Francesco ha infine ricevuto dai Frati due doni: una bottiglia di olio ottenuto dall’olivo piantato ad Assisi da Giovanni Paolo II, durante un incontro di dialogo e preghiera per la Pace, e una pietra della tomba di San Francesco contenente una reliquia, incastonata ma estraibile, del Poverello d’Assisi.
FOTO & VIDEO Ufficio Comunicazioni Curia Generale Frati Minori Cappuccini http://www.ofmcap.org