Dopo l’appuntamento di settimana scorsa, incentrato sul pericolo dei "padri assenti", quest’oggi papa Francesco, nel corso dell’udienza generale, ha svolto la sua catechesi parlando del valore del ruolo del padre nella famiglia. Il tema dell catechesi odierna, già annunciato una settimana fa, trae spunto da un passo del libro dei Proverbi: «Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio sarà colmo di gioia. Esulterò dentro di me, quando le tue labbra diranno parole rette». Il padre saggio, secondo papa Francesco, è colui il quale offre al proprio figlio una "testimonianza di rigore e di fermezza" e che si commuove quando i suoi insegnamenti vengono trasmessi alle generazioni future e agli altri. E’ necessario, per Francesco, che "il padre sia presente nella famiglia. Che sia vicino alla moglie, per condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si impegnano, quando sono spensierati e quando sono angosciati, quando si esprimono e quando sono taciturni, quando osano e quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando ritrovano la strada".
Tutto questo, ha precisato il Papa, "non è lo stesso di dire controllore. Perché i padri troppo controllori annullano i figli, non li lasciano crescere!”. Ispirandosi a san Giuseppe, i padri devono saper attendere e perdonare ed evitare di scoraggiarsi, affidandosi totalmente alla grazia di Dio.
Al termine dell’udienza, papa Francesco ha lanciato un appello per la drammatica situazione dell’Ucraina rinnovando "l’accorato appello affinché si faccia ogni sforzo – anche a livello internazionale – per la ripresa del dialogo, unica via possibile per riportare la pace e la concordia in quella martoriata terra”.