Nel giorno del compleanno di Papa Benedetto XVI vogliamo ricordare la devozione del Papa emerito per san Pio da Pietrecina, citato per ben 15 volte in quasi otto anni di Pontificato. Quattordici discorsi ufficiali e un documento del magistero di Benedetto citano San Pio da Pietrelcina.
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Ecco in sintesi il pensiero di Papa Benedetto XVI su Padre Pio.
Durante il viaggio Apostolico a Colonia in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù 18-21 AGOSTO 2005, rivolgendosi a giovani provenienti da tutto il mondo nella Spianata di Marienfeld, sabato 20 agosto 2005 spiegò che Padre Pio, come tutti i beati e i santi, indica agli uomini «la strada per diventare felici».
A Castel Gandolfo domenica 18 settembre 2005, prima della recita della preghiera mariana dell’Angelus ha ricordato il santo frate cappuccino: «nella nostra epoca, spicca poi la figura di san Pio da Pietrelcina, che ricorderemo venerdì prossimo. Celebrando la santa Messa, egli riviveva con tale fervore il mistero del Calvario da edificare la fede e la devozione di tutti. Anche le stigmate, che Dio gli donò, erano espressione di intima conformazione a Gesù crocifisso».
Dopo qualche giorno, nel giorno della memoria liturgica di San Pio, sempre a Castel Gandolfo, il 23 settembre 2005, ha assicurato al personale delle Ville Pontificie, ricevuto in udienza privata, il suo «orante ricordo», invocando «la protezione di San Pio da Pietrelcina, del quale oggi facciamo memoria. L’amore per l’Eucaristia e per il Crocifisso e lo spirito di docilità alla Chiesa, che hanno animato l’intera sua umana vicenda, vi siano di stimolo per vivere sempre più uniti a Cristo».
Ai partecipanti al pellegrinaggio delle Opere di San Pio da Pietrelcina, sabato 14 ottobre 2006, in Piazza San Pietro, giunti «in occasione del 50° anniversario di quella che costituisce una parte cospicua e integrante della sua opera: la Casa Sollievo della Sofferenza», Papa Benedetto, ha ribadito che San Pio è stato «un uomo semplice, un povero Frate, come diceva lui, al quale Dio ha affidato il perenne messaggio del suo Amore crocifisso per l’intera umanità. Padre Pio è stato anzitutto un uomo di Dio».
Ai penitenzieri delle quattro basiliche pontificie romane ricevuti in udienza nella Sala Clementina, lunedì 19 febbraio 2007, il Pontefice ha esortato: «seguiamo l’esempio dei santi, in particolare di coloro che, come voi, si dedicavano quasi esclusivamente al ministero del confessionale». Il Papa ha ricordato tra questi «san Pio da Pietrelcina» che rappresenta un «esempio» per i confessori del nostro tempo.
Nell’Esortazione Apostolica Postsinodale Sacramentum caritatis, ha citato nelle conclusioni del documento, San Pio insieme ad altri santi come «uno che ha reso autentica la propria vita grazie alla sua pietà eucaristica!». Documento firmato il 22 febbraio 2007, festa della Cattedra di San Pietro Apostolo, secondo del mio Pontificato.
Il 9 settembre 2007, nel corso del viaggio apostolico in Austria, durante l’omelia della Santa Messa nel Duomo di Santo Stefano a Wien, Benedetto XVI, parlando dei Santi ha spiegato che Padre Pio è un modello anche per tutti i credenti, perché fa parte di quella schiera di «uomini e donne» che il Signore «in tutti i secoli ci ha donato», i quali «per amor suo hanno lasciato tutto il resto, rendendosi segni luminosi del suo amore» e divenendo «un’interpretazione della parola di Gesù, che in loro si rende vicina e comprensiva per noi».
Durante la Visita Pastorale a San Giovanni Rotondo il 21 giugno 2009 il papa tedesco in quattro discorsi si è soffermato sulla figura del santo cappuccino.
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Durante l’omelia della Santa Messa nel sagrato della chiesa di San Pio: «Come tutti i grandi uomini di Dio, Padre Pio era diventato lui stesso preghiera, anima e corpo. Le sue giornate erano un rosario vissuto, cioè una continua meditazione e assimilazione dei misteri di Cristo in unione spirituale con la Vergine Maria. Si spiega così la singolare compresenza in lui di doni soprannaturali e di concretezza umana».
Al termine della Santa Messa, prima della recita mariana dell’Angelus: «qui, nel santuario di san Pio da Pietrelcina, ci sembra di sentire la sua stessa voce, che ci esorta a rivolgerci con cuore di figli alla Vergine Santa: “Amate la Madonna e fatela amare“»
Nel discorso tenuto dinanzi alla Casa Sollievo della Sofferenza dove ha incontrato ammalati, il perdonale medico e i dirigenti dell’ospedale: «Padre Pio voleva che in questa attrezzata struttura sanitaria si potesse toccare con mano che l’impegno della scienza nel curare il malato non deve mai disgiungersi da una filiale fiducia verso Dio, infinitamente tenero e misericordioso».
Nell’incontro con i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i giovani nella Chiesa di San Pio da Pietrelcina: «come Padre Pio, anche voi siate fedeli amici del Signore Gesù, intrattenendo con Lui un quotidiano rapporto mediante la preghiera e l’ascolto della sua Parola, l’assidua pratica dei Sacramenti e l’appartenenza cordiale alla sua famiglia, che è la Chiesa».
Dopo qualche giorno dalla visita di San Giovanni Rotondo, il 29 giugno 2009, nella Basilica Vaticana, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo durante l’omelia della Santa Messa per l’imposizione del pallio a nuovi metropoliti il Papa ricorda che in figure come «Padre Pio e molti altri, Cristo è diventato veramente contemporaneo della loro generazione, è uscito dal passato ed entrato nel presente. Questo significa essere Pastore – modello del gregge: vivere la Parola ora, nella grande comunità della santa Chiesa».
Durante l’udienza generale del mercoledì, il 23 settembre 2009, torna a parlare nell’aula Paolo VI di Padre Pio: «la testimonianza di fede e di carità che animò san Pio da Pietrelcina, di cui oggi facciamo memoria, incoraggi voi, cari giovani, a progettare il vostro futuro comeun generoso servizio a Dio e al prossimo. Aiuti voi, cari malati, a sperimentare nella sofferenza il sostegno e il conforto di Cristo crocifisso. E solleciti voi, cari sposi novelli, a conservare nella vostra famiglia una costante attenzione ai poveri. L’esempio di questo Santo, tanto popolare, sia infine per i sacerdoti – in questo Anno sacerdotale – e per tutti i cristiani un invito a confidare sempre nella bontà di Dio, accostandosi e celebrando con fiducia il Sacramento della Riconciliazione, di cui il Santo del Gargano, instancabile dispensatore della misericordia divina, fu assiduo e fedele ministro».
Il 2 dicembre 2009 al termine dell’Udienza del mercoledi, in piazza San Pietro, Benedetto XVI, ricordando il 25° anniversario di promulgazione dell’Esortazione Apostolica Reconciliatio et penitentia, ha richiamato l’attenzione sull’importanza del sacramento della penitenza nella vita della Chiesa. Ha voluto così rievocare alcune figure straordinarie di “apostoli del confessionale”, tra cui San Pio da Pietrelcina.«L’esempio di questi Santi, assidui e fedeli ministri del perdono divino, sia per tutti i cristiani un invito a confidare sempre nella bontà di Dio, accostandosi e celebrando con fiducia il Sacramento della Riconciliazione».
Ultimo richiamo venerdì 25 marzo 2011 nell’aula delle Benedizioni. Durante il discorso rivolto ai partecipanti al corso promosso dalla penitenzeria apostolica il pontefice ha ricordato che Padre Pio rivela «a tutti noi come il confessionale possa essere un reale “luogo” di santificazione»
Quindici richiami che confermano la grande devozione verso il Santo di Pietrelcina.
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