«Per la prima volta, l’insigne reliquia del corpo di madre Maria Crocifissa del Divino Amore, al secolo Maria Gargani, il prossimo 2 giugno, nel quinto anniversario della beatificazione, lascerà la casa madre del suo e nostro istituto delle Suore Apostole del Sacro Cuore, a Napoli, e sarà portata nel paese natio: Morra De Santis, in provincia di Avellino, dove resterà fino al 4 giugno. Sarà custodito e potrà essere venerato nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, dove Maria Gargani ha ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana». È l’annuncio dato questa mattina dalla superiora generale della Congregazione, madre Hortense Yameogo, durante il ringraziamento espresso nella chiesa di San Pio, in San Giovanni Rotondo, al termine della solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dal card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, per commemorare il cinquantesimo anniversario della nascita al Cielo della Beata.
«Nella luce del mistero della ascensione del Signore», solennità odierna, durante l’omelia il Porporato ha evidenziato «che nella vita virtuosa della nostra Beata possiamo considerare in modo eminente la virtù della speranza, racchiusa nell’esortazione liturgica: sursum corda, in alto i cuori! E in questa prospettiva la nostra Beata ci è senz’altro di ammaestramento e di esempio. Specialmente nelle diverse prove della vita, una delle sue caratteristiche espressioni era questa: “Non temere, se Dio è con noi chi è contro di noi?”. Soprattutto ella faceva proprio il motto paolino: “Tutto posso in colui che mi conforta” (Fil 4,13)». «Il luogo in cui oggi stiamo celebrando la santa Messa – ha aggiunto il card. Semeraro – ci ricorda anche la figura mistica di san Pio da Pietrelcina, del quale la nostra la Madre Gargani fu figlia spirituale e del quale conservò come reliquie le lettere: “Ebbi relazione con Padre stimmatizzato per diverso tempo – ha lasciato scritto nella sua Autobiografia – e ricevevo quelle sue lettere, scritte con la destra piagata e, forse, non senza dolore, che mi producevano un benessere sensibile e mi facevano versare lacrime di gioia. Le lettere erano sempre da me custodite come reliquie”». «Padre Pio – ha concluso il Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi – può a buon titolo essere descritto come “l’uomo della speranza” perché non soltanto era l’uomo della speranza e della fiducia totale in Dio, ma pure perché infondeva queste virtù in tutti quelli che lo avvicinavano, con le parole e con l’esempio. Ed è pure modello di fortezza» e «la nostra Beata imitò anche nell’esercizio della virtù della fortezza il suo padre spirituale».
In prima fila, nell’assemblea, erano presenti gli unici due nipoti ancora in vita di madre Maria Crocifissa del Divino Amore: Angelo e Giuseppe Gargani.
La Celebrazione è stata preceduta da una cerimonia civile: l’intitolazione di una piazza della cosiddetta “zona internazionale” di San Giovanni Rotondo a Maria Gargani, con gli interventi del sindaco Michele Crisetti e della stessa Superiora generale, con la partecipazione dell’ambasciatore del Burkina Faso presso la Santa sede, sig. Régis Kévin Bakyonoalle, dei sindaci di Morra De Sanctis, Volturara (FG) e Pescopagano (PZ). La benedizione della lapide che denomina l’ampio spazio pubblico è stata impartita dal card. Semeraro, alla presenza dell’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, del Ministro provinciale dei Cappuccini e di una delegazione di suoi confratelli.
L’evento è stata l’occasione per l’adesione formale del Comune di Morra De Sanctis, con la sottoscrizione da parte del sindaco Vincenzo Di Sabato, all’associazione di comuni per il cammino religioso denominato “Via della Fede di San Pio”.
La giornata commemorativa è stata anticipata di due giorni rispetto all’effettiva ricorrenza per farla coincidere con la domenica e permettere una più ampia partecipazione. È stata, inoltre, preceduta da un triduo di preparazione, iniziato il 18 maggio, alle 17,30, con la Celebrazione del transito della Beata, presieduto da fr. Nicola Monopoli, responsabile della pastorale giovanile del Santuario, durante la quale la Superiora generale ha portata all’altare una reliquia della Fondatrice, consistente in alcuni capelli e in un frammento del cuoio capelluto, che è rimasta a San Giovanni Rotondo fino al 21 maggio. È seguita, alle ore 18, la santa Messa presieduta da fr. Francesco Dileo, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, che ha incentrato l’omelia sul tema: “Maria Gargani e i padri Benedetto e Agostino da San Marco in Lamis”. Nei due giorni seguenti la Celebrazione vespertina è stata officiata: il 19 maggio da don Donato D’Amico, vicario generale della Diocesi di Lucera – Troia, che ha delineato “L’origine della vocazione di Maria Gargani alla vita religiosa e alla fondazione dell’Istituto”, e il 20 maggio dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, che si è soffermato sul legame spirituale tra “Maria Gargani e Padre Pio”.
A rendere più solenni le liturgie sono stati i canti della locale corale “Maria Pyle” diretta dal maestro Lino Impagiatelli (nelle prime due sere) e della Schola gregoriana maschile del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma diretta dal maestro Franz Karl Prassl (la sera del 20 e la mattina del 21 maggio).
È già stato predisposto il programma per la presenza dell’insigne reliquia del corpo della beata Maria Crocifissa del Divino Amore a Morra De Sanctis. L’arrivo è previsto alle 16,30 in piazza De Sanctis e, dopo una cerimonia di accoglienza, con la presenza del sindaco Vincenzo Di Sabato, una processione accompagnerà l’urna (scortata dai motociclisti della Polizia penitenziaria) alla chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. Qui, alle 18,30, l’arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi – Conza – Nusco – Bisaccia, mons. Pasquale Cascio, presiederà l’Eucaristia, che sarà concelebrata dal parroco don Rino Morra. Il pomeriggio seguente, alla stessa ora, la Messa sarà officiata da fr. Enzo Gaudio, frate minore cappuccino responsabile diocesano dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, che alle 21 guiderà la Preghiera del transito. La mattina del 4 giugno, dopo una seconda Celebrazione eucaristica che l’arcivescovo Cascio presiederà alle ore 11, l’insigne reliquia ripartirà per essere ricollocata nella cappella della casa madre dell’Istituto, a Napoli. Nel periodo in cui l’urna rimarrà nella chiesa parrocchiale di Morra De Sanctis, ci sarà la presenza costante di parrocchiani che si alterneranno nel servizio di vigilanza e l’edificio sacro rimarrà aperto dalle 8 alle 24, per permettere di venerare la Beata o di partecipare ai continui momenti di preghiera animati dalle Suore Apostole del Sacro Cuore o di soffermarsi nella meditazione personale. Un picchetto d’onore di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, invece, scandirà gli eventi più significativi: l’arrivo, le due Messe dell’Arcivescovo diocesano e la partenza.
(La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Morra De Sanctis)