La Comunità di Sant’Egidio ha lanciato un appello urgente per affrontare le problematiche legate alle ondate di calore e all’isolamento sociale che colpiscono in particolare la popolazione anziana. Durante la conferenza stampa tenutasi venerdì 12 luglio presso la Sala delle Conferenze della Comunità di Sant’Egidio a Roma, sono stati illustrati i risultati di un’inchiesta svolta in diverse città italiane, insieme a proposte concrete per garantire una vita dignitosa e sicura agli anziani.
Marco Impagliazzo, ha evidenziato la necessità di interventi immediati per proteggere i più vulnerabili. Un’inchiesta della Comunità di Sant’Egidio, di cui Impagliazzo è presidente, sugli anziani over 80 – campione di 2500 persone – evidenzia che oltre l’80% rimane a casa, da solo, durante l’estate: neanche un giorno di vacanza fuori dalle città, che diventano vere e proprie gabbie incandescenti. Oggi nel nostro paese circa nove milioni di persone vivono sole “e quindi è necessaria una mobilitazione di tutti per aiutare queste persone più fragili”, ha dichiarato Impagliazzo. “Caldo e solitudine sono i nemici che devono affrontare gli anziani durante l’estate. L’80 per cento di loro non va in vacanza”.
Durante l’incontro sono emerse storie toccanti di isolamento ma anche di solidarietà, testimoniate da alcuni dei presenti. I dati raccolti mostrano una situazione preoccupante: molte persone anziane affrontano le alte temperature estive senza alcun supporto, aggravando il loro stato di solitudine e vulnerabilità. La Comunità di Sant’Egidio ha quindi proposto una serie di iniziative, tra cui l’implementazione di reti di sostegno locale e servizi di assistenza personalizzata, per garantire un monitoraggio costante e un aiuto tempestivo.
Ma in questa situazione è necessario il sostegno da parte delle istituzioni, attraverso incentivi e sgravi per l’assunzione di badanti e colf che possano aiutare le famiglie a prendersi cura dei più anziani, non solo nei mesi più caldi. Un altro passo è quello di rendere effettiva e sempre usufruibile la possibilità di assistenza medica domiciliare. Infine, sulla scorta delle esperienze già in corso, occorre “incentivare il modello del cohousing, ossia appartamenti presi in affitto dagli stessi anziani con contratti multipli oppure messi gratuitamente a disposizione dai proprietari. Solo a Roma Sant’Egidio ha costruito una rete di 165 cohousing che coinvolge 1100 anziani: rappresenta un modello alternativo ai grandi istituti” ha dichiarato il presidente Impagliazzo. Proposte che includono anche l’organizzazione di spazi di aggregazione sociale per anziani, per combattere l’isolamento e promuovere la socializzazione.
La conferenza ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, volontari e cittadini per costruire una rete di solidarietà capillare ed efficace. Solo unendo le forze possiamo garantire condizioni di vita dignitose per tutti gli anziani, soprattutto per coloro che vivono soli o in strutture di accoglienza. Questo appello giunge in un momento cruciale, con previsioni meteorologiche che annunciano ulteriori ondate di calore nelle prossime settimane. La speranza è che le proposte avanzate dalla Comunità di Sant’Egidio possano tradursi in azioni concrete e immediate, per tutelare una delle fasce più fragili della nostra popolazione.