“Ero al Pronto Soccorso del San Raffaele per uno scompenso cardiaco, quando all’improvviso ho sentito un fortissimo profumo di rosa. Ero sola, e non ho avuto dubbi: questo è Padre Pio, mi son detta, che mi è vicino per dirmi di stare tranquilla che tutto andrà bene. Dopo due settimane sono uscita dall’ospedale sentendomi miracolata”. La splendida voce del soprano Renata Tebaldi si è incrinata per l’emozione e la commozione nel ricordo, ai microfoni di Radio Padre Pio, di quanto accaduto nel dicembre scorso. “Ho conosciuto Padre Pio attraverso i film in televisione –ha raccontato nel corso dell’intervista rilasciata a Maria Pia Picciafuoco durante la diretta del programma “La cultura di Arlecchino”- ma avevo la mia Tina e tante amiche a lui devote…ora lo stiamo pregando molto per un carissimo amico…”
Festeggiata da tutto il mondo per gli ottant’anni compiuti il primo febbraio scorso –la Scala riaprirà giovedì 28 il Ridotto per lei- la “Signorina Renata” (così si è sempre fatta chiamare) ha dichiarato che nonostante la strepitosa carriera non si è mai montata la testa, perché “è stato il Signore a darmi questa voce”, e che “prima di lasciare il camerino per entrare in scena, ho sempre rivolto una preghiera a Dio, da cui ho avuto questo dono”.
La Tebaldi, che secondo molti critici è il più grande soprano del Novecento, è stata scoperta giovanissima dal grande Arturo Toscanini, che la volle per la riapertura della Scala dopo il bombardamento della seconda guerra mondiale. In trentadue anni anni di carriera ha interpretato tutti i ruoli più importanti del repertorio operistico, acclamata dalle platee di tutto il mondo.
Ha lasciato le scene nel 1973.
“La cosa più importante della mia vita oggi –ha confidato agli ascoltatori di Radio Padre Pio- è dare tanta felicità a coloro che mi vogliono bene”.