«Vi ringrazio per quello che fate e per come lo fate! I vostri interventi accanto agli uomini e alle donne in difficoltà sono un annuncio vivo della tenerezza di Cristo… c’è tanto bisogno di testimoniare il valore della gratuità: i poveri non possono diventare un’occasione di guadagno. La solidarietà è un modo di fare la storia con i poveri, rifuggendo da presunte opere altruistiche che riducono l’altro alla passività». Queste le parole di Papa Francesco per Maria Luisa Cortinovis Beretta, vincitrice del Premio del Volontariato internazionale FOCSIV 2014. L’incontro è avvenuto nel corso dell’Udienza privata cui hanno preso parte insieme a Maria Luisa il marito, i figli, i rappresentanti dei 70 organismi federati alla FOCSIV, volontari, sostenitori e amici. Al Santo Padre, la vincitrice ha portato due doni particolari: una fotografia del Colegio San Gabriel e dei suoi allievi, riprodotta con la tecnica della vetrofusione dagli studenti del laboratorio di scultura e arte grafica, e una pressa in miniatura realizzata dai ragazzi del laboratorio di meccanica.
È stato il Presidente della FOCSIV Gianfranco Cattai a consegnare a Maria Luisa Cortinovis il Premio del Volontariato internazionale FOCSIV 2014 che si fregia dell’Adesione del Presidente della Repubblica e la sua Medaglia di Rappresentanza. 74 anni, sposata con due figli, originaria di Bergamo Maria Luisa vive da 40 anni a La Troncal, in Ecuador, dove con la sua famiglia ha realizzato e porta avanti il Colegio San Gabriel, un progetto formativo unico nel suo genere in quella regione in cui i ragazzi necessitano di speranza e di opportunità. Il suo impegno nel volontariato inizia negli anni ’60 e lo ha sempre portato avanti con il marito Sergio.
La vincitrice è stata scelta fra i quattro finalisti di un’iniziativa che ha raccolto candidati fra tutte le realtà italiane impegnate nella solidarietà internazionale (associazioni, ONG, Centri Missionari e Diocesi etc.).
I candidati sono stati presentati al pubblico con un video sulla loro esperienza. Le votazioni per selezionare 4 finalisti sono state raccolte on line sul sito di Famiglia Cristiana e si sono concluse il 24 agosto con 11.449 voti registrati. Finalisti erano Maria Luisa Cortinovis (Ecuador con ACCRI-Socio FOCSIV), Marco De Luca (Cuba con Semi di Pace International), Elena Magoni (Kenya con Ai.Bi.) e Gianfranco Morino (Kenya con World Friends). A quest’ultimo la Menzione speciale da parte della Giuria «per il lavoro straordinario che sta svolgendo per curare chi non si può curare nelle baraccopoli di Nairobi».
La Giuria, composta da Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV e dai partner del Premio don Michele Autuoro, direttore di Fondazione Missio, Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, Paolo Ruffini, direttore di TV2000, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, ha scelto Maria Luisa Cortinovis Beretta con la motivazione: «Perché ha fatto del volontariato internazionale la propria scelta di vita, condividendo questa avventura dapprima con il marito Sergio Beretta, e poi con i figli Diego e Anna Maria: testimonianza quotidiana di famiglia donata totalmente alla gente della comunità de La Troncal, in Ecuador, di “famiglia in missione” capace di intessere relazioni di fraternità, nel senso ricordato da Papa Francesco “La fraternità radice della pace”. La fraternità è una dimensione essenziale dell’uomo, il quale è un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni persona come una sorella o un fratello; senza di essa diventa impossibile la costruzione di una società giusta, di una pace solida e duratura. Perché con il suo Colegio San Gabriel Maria Luisa scommette sui giovani, attraverso la formazione integrale della persona: essi sono il futuro di un popolo e anche la speranza di una società più fraterna e più giusta. Perché attraverso il Colegio San Gabriel ha offerto e offre a migliaia di giovani non solo un valido percorso di crescita formativa e professionale ma, soprattutto, la concreta prospettiva di una vita degna di essere vissuta, perché ha saputo vedere in loro potenzialità che mai avrebbero immaginato e l’opportunità per poterle esprimere. Perché ha seminato i valori della fede cristiana: una pienezza di vita e di gioia che ha contagiato anche i figli che, in tutta libertà, proseguono nel solco tracciato da mamma e papà. Perché la formazione spirituale di Luisa e del marito ne ha fatti un punto di riferimento determinante per tanti in ricerca della propria strada, annunciando una Parola che consola e fortifica perché come lei sostiene «se Dio ti affida una missione ti darà anche le forze per compierla». Perché con la sua opera è testimonianza dei valori che da oltre 40 anni caratterizzano la FOCSIV e avendo dedicato 47 anni della propria vita al volontariato, con la sua passione ed il suo entusiasmo è un esempio da seguire non solo per chi condivide la sua quotidianità, ma per ciascuno di noi».