I genitori italiani chiedono sempre più di essere soggetti attivi: nella scuola, nei media, nella società.
Questo in sintesi il messaggio che parte dall’XI Congresso Nazionale dell’Associazione Genitori, che si chiuderà domani a Roma.
Davanti ai rappresentanti di oltre quattrocento associazioni, il presidente uscente, Maurizio Salvi, dopo aver letto il messaggio di sostegno di Carlo Azeglio Ciampi, di Pierferdinando Casini e del sottosegretario all’Istruzione Valentina Aprea, ha sviluppato i temi del congresso affermando tra l’altro che “ da soli non si può più educare; ed è perciò necessario superare l’individualismo, l’isolamento al quale spesso le famiglie sono costrette”.
L’associazionismo dei genitori oggi chiede con forza che la famiglia sia riconosciuta come soggetto politico, e valorizzata nelle politiche sociali, fiscali e assistenziali.
A sua volta la famiglia si impegna ad essere attiva, per stabilire, di fronte alle mille difficoltà, “un patto educativo non più obbligato, ma condiviso, scelto esplicitamente dai genitori e dal territorio”.
Riguardo alle tematiche della scuola, le richieste del presidente Salvi sono state esplicite: “risorse e strumenti per la formazione dei genitori, più accoglienza e disponibilità per le famiglie nella scuola, un nuovo assetto degli organi collegiali d’istituto, con una rappresentanza paritaria fra genitori e personale della scuola, riconfermando la presidenza del Consiglio della scuola ad un genitore, e la possibilità, per i genitori rappresentanti negli organi collegiali, di usufruire di permessi sul lavoro come per gli impegni sindacali”.