Un ideale per cui vale la pena vivere e lottare : Laudato Sì (19/02/03 14:57)

“Sono convinto che la lotta contro il cancro è un impegno sempre più urgente”.
Sono state queste le prime affermazioni di don Piero Ferrari, parroco di Clusane d’Iseo ( Brescia ) e responsabile dell’Associazione “Amici di Raphael”, ai microfoni di Tele Radio Padre Pio nel corso del programma “Di Terra e di Cielo”.
“Il nostro slogan è proprio questo: il coraggio dell’impossibile – ha continuato don Piero – perché l’associazione, fondata nel 1971 a Clusane, è impegnata a realizzare un centro, senza scopo di lucro, impegnato nella prevenzione e cura del cancro e, in particolare, attento a porre l’uomo al centro degli interessi. Un sogno? Sì per chi non crede nell’intervento di Dio e non è disposto a rimboccarsi le maniche per collaborare con i piani divini.”
L’iniziativa per radunare persone per assistere i malati di cancro era cominciata già nel 1948. poi negli anni’60, don Piero propone ad alcune giovani di vivere la solidarietà umana in comunione con i fratelli più deboli, attraverso un impegno laicale.
“L’Associazione, dal 1984, ha visto sorgere sei ambulatori – conclude don Piero – in provincia di Brescia e Mantova. Può garantire controlli di prevenzione oncologica e visite e non abbandona il paziente, nemmeno nella fase terminale, assicurando un’assistenza domiciliare.
Ora abbiamo un altro sogno da realizzare: un ospedale che possa accogliere fisicamente i malati.
Lo stabile dove questo potrà realizzarsi è già disponibile, a Rivoltella del Garda, e ha già un nome: Laudato sì. La struttura accoglie già un laboratorio di analisi e un servizio di assistenza domiciliare. Manca solo di essere trasformata in un luogo di cura a misura d’uomo, un centro in cui il malato possa sentirsi non solo curato, ma prima ancora accolto e rispettato in quanto uomo.
Ma per realizzare questo, l’associazione ha bisogno di una mano, anzi, di tante mani, di tanti cuori aperti alle necessità di fratelli, di tante menti che ricercano Dio sul volto dei sofferenti.”