Scoperta sul Gargano una nuova specie botanica per l’Italia.

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Nel Parco Nazionale del Gargano, nei versanti rocciosi della Valle dell’Inferno, in agro di San Giovanni Rotondo, è stata scoperta una specie botanica nuova per l’Italia: Cerinthe retorta è il suo nome scientifico, si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Boraginacee ed è una specie nota finora solo in Albania, Grecia, Macedonia, Turchia. Protagonisti della scoperta i botanici tedeschi Robert P. Wagensommer, Tobias Fröhlich e Mercan Fröhlich, il primo dei quali garganico di adozione ed esperto di flora pugliese. Il Parco Nazionale del Gargano è notoriamente uno scrigno di biodiversità vegetale e animale, una terra unica nel suo genere: fitte ed estese foreste, macchia mediterranea, altopiani carsici, falesie, grotte, valli boscose che scendono verso il mare, lagune costiere, colline e pianure steppose. Circa 2.300 le specie e sottospecie botaniche presenti sul territorio: Faggete, pinete di Pino d’Aleppo lungo le coste, Cerrete, grandi estensioni di macchia mediterranea. Per quanto riguarda le orchidee, in particolare, il Gargano rappresenta un hot spot di biodiversità, sono state censite circa 82 entità differenti di orchidee appartenenti a 16 generi, alcune delle quali endemiche o subendemiche del Promontorio, cioè presenti in maniera spontanea solo in questa zona. «Una straordinaria scoperta e motivo di orgoglio per il Parco e per l’intera comunità garganica – ha commentato il Presidente dell’Ente Parco del Gargano Stefano Pecorella – ma al contempo una grande responsabilità per tutti noi. L’Ente Parco dimostra sempre particolare attenzione alla salvaguardia e conservazione delle specie botaniche in area protetta, numerose sono le collaborazioni attivate negli ultimi anni con il mondo accademico e scientifico per la tutela del nostro patrimonio naturalistico. Mi auguro comunque che ci sia una maggiore attenzione e cura anche da parte dei cittadini responsabili che saranno determinanti per la salvaguardia anche di questa specie. E’ compito di ognuno di noi, con piccoli gesti quotidiani di buona educazione, preservare il futuro degli habitat naturali e dell’ambiente che ci circonda».

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