Da alcuni anni da Chieti a Bucchianico, in occasione della festa di San Camillo che si celebra il 14 luglio nel Santuario della sua città natale, si svolge una marcia all’insegna del messaggio del Santo della Carità. Ai microfoni di Radio Padre Pio ne abbiamo parlato con padre Cristoforo Trebski, Rettore del Santuario di San Camillo De Lellis di Bucchianico.
Padre Cristoforo, tutto è pronto per i festeggiamenti di San Camillo, la cui festa viene anticipata da una marcia. Qual è il programma preparato per tale occasione? San Camillo è stato definito il “gigante della carità”, nonché precursore della Croce Rossa Internazionale e questa croce rossa che brilla sul petto dei suoi figli camilliani, Ministri degli Infermi, vuole ricordare a tutti la nostra missione: essere testimoni di carità. Camillo è nato a Bucchianico il 25 maggio del 1550 e ogni anno, in occasione dell’anniversario della nascita al cielo (14 luglio 1614) si percorrono 10 Km a piedi partendo da Chieti per arrivare poi a Bucchianico. Ci ritroveremo tutti presso la Cattedrale di San Giustino in Chieti per la celebrazione della Santa Messa e a seguire, alle ore 20.00, partiremo per la Marcia della Carità con la reliquia del Piede. Si tratta della reliquia più insigne conservata nel Santuario di Bucchianico . E’ stata affidata a questa Comunità, col permesso della Santa Sede, dalla Curia Generalizia dei Camilliani e trasferita presso il nostro Santuario il 20 giugno 1966 dalla Infermeria-Cappella presso la Chiesa della Maddalena in Roma, dove il Santo morì. Insigne Reliquia, perché essa è segno dell’Amore totale che coinvolse Camillo nella testimonianza di adesione al piano salvifico del suo Signore Gesù Cristo. Questo piede, piagato e dolorante, lo condusse per le vie d’Italia, evangelizzando il messaggio di pace e d’amore del suo Dio. L’arrivo a Bucchianico è previsto per le ore 23:30. Nell’ultimo tratto ci accompagnerà anche il nostro Arcivescovo S. Ecc. Mons. Bruno Forte il quale, al termine della marcia, impartirà la solenne benedizione con la reliquia del Santo.
Un’appuntamento che richiamerà a Bucchianico tantissimi fedeli e devoti anche in preparazione alla Commemorazione del Transito di San Camillo. In effetti i festeggiamenti inizieranno già dall’ 11 luglio con un solenne triduo nel santuario e sarà arricchito con le riflessioni sulla vita del Santo dettate da padre Renato Salvatore, Vicario Generale dei Camilliani. Il 14 luglio alle ore 10.00 si svolgerà una celebrazione particolare chiamata “Messa della Compagnia di Castellana”, ed esposizione della statua taumaturga che contiene la reliquia del cuore. Alle ore 21.00 presso il santuario di Bucchianico si svolgerà la solenne Commemorazione del Transito del Santo. Si leggerà un brano tratto dalla sua biografia per soffermarci in modo particolare sui passagi fondamentali della sua conversione e sul tema della carità. Al termine non mancheranno fuochi pirotecnici e la classica festa popolare. Sabato 15 luglio, presso la Chiesa di Sant’Urbano in Bucchianico ci sarà la solenne ordinazione presbiterale del nostro confratello padre Antonio Marzano, per le imposizioni delle mani di S. Ecc. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti – Vasto. Alle ore 19.00 messa solenne e a seguire processione per le vie della città con la Statua e la reliquia del Piede santo.A conclusione della processione, alle ore 21.00 in piazza Roma, andrà in scena il Musical sulla vita del Santo dal titolo “Benignus in dolentes. Camillo il Gigante della carità con la regia di Lorenzo Cognatti, direttore di Jobel Teatro di Roma.
Che cosa significa per voi cammiliani festeggiare ogni anno l’anniversario della nascita al cielo di Camillo De Lellis? Mi piace pensare che san Camillo continua a camminare con noi quotidianamente. Anche noi, che abbiamo scelto di far parte di questa grande famiglia, siamo chiamati a concretizzare la volontà del Santo, ossia a stare tra la gente e aiutarla nel momento della prova, della malattia… ma soprattutto ad essere persone vere. Il nostro essere sacerdoti, a volte, ci porta a stare sopra la gente….San Camillo ci insegna l’importanza di stare con la gente e per la gente in tutto il percorso umano e spirituale, costituito da prove, sofferenze, gioie, lacrime, cadute, vittorie spirituali, etc… Credo che la figura di san Camillo non appartiene solo al passato, ma anche e soprattutto al presente perché il suo messaggio è più che mai attuale. Mi auguro che la sua figura, soprattutto nel mondo della sanità, possa essere rivalutata e incarnata nel quotidiano di tutti coloro che vivono accanto ai sofferenti e malati di ogni genere, spirituali e fisici. Lui era solito dire che come ogni mamma si prende cura del proprio bambino malato, così ognuno di noi è chiamato a concretizzare l’amore e la misericordia verso chi soffre ed è malato. E questo è un messaggio che non può perdere la sua attualità, soprattutto in questo periodo tanto martoriato da scandali, violenze, guerre…. La gente ha un grande desiderio di ritrovare i valori veri della fede e ridare un senso alla propria vita.
(Nella foto la reliquia del piede)
Per info. www.sancamillo.org