La Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Puglia, situata presso il convento di Santa Fara in Bari, compie 60 anni di attività. La Biblioteca, fin dalla sua fondazione, ha espletato la sua vocazione al servizio della cultura, della pace e del dialogo tra le confessioni religiose.
Per l’occasione, la Provincia di Puglia dei Frati Minori Cappuccini organizza un Convegno di due giorni, il 25 e 26 maggio, presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, nell’ex Palazzo delle Poste, sito in piazza Cesare Battisti.
Questo il programma dell’evento:
Venerdì 25 maggio, ore 16.00:
La Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Puglia. 60 anni a servizio della cultura (1958-2018).
Il convegno, presieduto da mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, e dal ministro provinciale dei Cappuccini di Puglia, Alfredo Marchello, ricorderà il 60° anniversario di fondazione di un’istituzione importante per il territorio pugliese tanto a livello religioso quanto a livello civile e culturale.
Nell’occasione il presidente della Società di Storia Patria per la Puglia, Pasquale Corsi, ricorderà la figura di padre Ferdinando Maggiore a 10 anni dalla morte.
Previsti i contributi di Paolo Fioretti, Angelo Sconosciuto, Mariacarmela Attolico e Francesco Nocco. Modera Angela Carbone e conclude Mario Spedicato.
Sabato 26 maggio, ore 9.30-18.00:
2° Colloquium Charitativum: L’Europa dei valori. IV Centenario della guerra dei Trent’anni (1618-2018). Un dialogo tra i conflitti religiosi.
Il Convegno di Studi si articola in due sessioni (ore 9.30-13.00 e ore 16.00-18.00) e presenta i contributi di cattolici e di protestanti intorno all’attuale questione europea, partendo dal dato storico della guerra dei Trent’anni, l’ultimo conflitto di natura religioso-politica.
La giornata di studi vedrà la partecipazione di studiosi di parte cattolica (Angelo Romita, Mario Spedicato, Mario Mauro, Lorenzo C. Rossetti, Paolo Contini, Giuseppe Ruppi) e protestante (Valerio Bernardi, Santa Abiusi, Davide Romano, Giuseppe Platone, Mechthild Lattorff).
Il discorso inaugurale è affidato a fr. Alfredo di Napoli, direttore della Biblioteca. I coordinatori delle due sessioni sono fr. Ruggiero Doronzo e don Francesco Castelli.
Vi sarà la presenza del Presidente del Gruppo Ecumenico di Bari, Raffaele Porta e del Provinciale dei cappuccini, Alfredo Marchello.
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Alcuni cenni storici della Biblioteca.
Nel 1958, nei locali del convento di Bari-S. Fara, i Cappuccini diedero vita a quello che voleva essere un “centro bibliografico”, una raccolta libraria che diventasse punto di riferimento e luogo di formazione per i giovani frati studenti di teologia che vivevano a S. Fara.
Così nasce sessanta anni fa la Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Puglia, istituzione dal passato relativamente recente, ma dalla storia ben più antica, erede di quella più lunga tradizione da ascrivere alle biblioteche presenti nei vari conventi della Provincia religiosa cappuccina, ovvero in quella circoscrizione che riunisce oggi i conventi cappuccini della Terra d’Otranto e della Terra di Bari.
Già negli anni Trenta del Novecento, ricostituitasi la Provincia religiosa dopo le soppressioni ottocentesche, si era pensato ad un unico luogo che, a scopo di conservazione, riunisse il patrimonio librario superstite proveniente dalla antiche biblioteche dei conventi cappuccini: a tale opera fra Salvatore da Valenzano e fra Antonio da Stigliano profusero tutte le loro energie, riuscendo a recuperare circa 2500 volumi, che furono assegnati alla biblioteca del convento dell’Immacolata (a Bari, in via Abbrescia), sede allora della Curia Provinciale dei Cappuccini.
La riscoperta oggi di alcuni documenti, insieme ad un primo studio sui fondi antichi della Biblioteca Provinciale, permette di comprendere che quel primitivo nucleo raccolto era costituito da un buon numero di incunaboli ritrovati nella cantina del convento dei Cappuccini di Barletta e dalla parte più preziosa delle antiche librarie dei conventi cappuccini di Terra di Bari, cioè dalle cinquecentine provenienti soprattutto da Molfetta, Giovinazzo e Bitonto.
Con la costruzione del convento di S. Fara i libri vennero trasferiti da via Abbrescia alla nuova casa religiosa: iniziava intanto la trafila per far giungere nella nascente Biblioteca Provinciale i volumi più antichi di quei conventi che non erano stati soppressi, attività che, parallelamente alla donazione di intere biblioteche private da parte di benefattori, accresceva di molto il patrimonio librario della Biblioteca Provinciale.
La storia più recente è affidata alle cronache del convento di S. Fara: dopo l’incarico di bibliotecario provinciale svolto da fra Lorenzo Invidia dal 1966 al 1970, reggerà le sorti della Biblioteca per ben trentotto anni fra Ferdinando Maggiore, sotto il quale l’Istituto assumerà progressivamente l’aspetto e l’importanza che riveste oggi.
Negli anni Ottanta, con la costituzione dello Studio Teologico Interreligioso Pugliese (STIP), la biblioteca provinciale assunse il compito di biblioteca dell’Istituto e di centro documentario di scienze religiose.
Tra il 2005 e il 2006, con la nascita della Facoltà Teologica Pugliese, la biblioteca è diventata una delle tre biblioteche a servizio della Facoltà.
Dopo Ferdinando Maggiore hanno diretto la biblioteca i frati: Piergiorgio Taneburgo, Ruggiero Doronzo e, attualmente, Alfredo di Napoli.
Due importanti riconoscimenti istituzionali sono stati il provvedimento del 1983 con il quale la Regione Puglia ha dichiarato la Biblioteca Provinciale dei Cappuccini biblioteca d’interesse locale e più recentemente, con delibera del 21 aprile 2017, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata ha concesso alla nostra Biblioteca il riconoscimento di “Eccezionale interesse culturale”.
Con il fondo moderno che racchiude circa 82.000 volumi (e 1448 testate di periodici, di cui più di cento in corso), il fondo antico costituito da quasi ottocento cinquecentine e da edizioni dei secoli XVII e XVIII non ancora censite (che provengono, relativamente alla Terra di Bari, dalle antiche biblioteche dei Cappuccini di Conversano, Modugno, Noci, Triggiano, Corato), nonché con il fondo dei manoscritti che conserva una quarantina di esemplari, la Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Puglia continua, a sessant’anni dalla sua nascita, la missione di tutela, valorizzazione e promozione del proprio patrimonio librario.