Fra Daniele Natale rappresenta una delle più belle figure di frate minore cappuccino
Vissuto sulla scia dell’esempio e dell’insegnamento di Padre Pio da Pietrelcina, fra Daniele ha sottolineato tre aspetti che hanno costituito il suo modo di essere figlio spirituale di padre Pio: la preghiera, la sofferenza e la direzione delle anime.
Coloro che lo hanno conosciuto raccontano che era difficile vederlo senza la corona del rosario fra le mani, e non si doveva far fatica nel percepire il profumo di una preghiera semplice, sincera, profonda ed assorta.
La potenza dell’intercessione, la luce chiarificatrice, proveniente dal immergersi nel mistero di Dio, la forza e la serenità di accogliere il dolore, l’incomprensione, la sofferenza hanno avuto in fra Daniele, erede venissimo dell’immensa schiera di religiosi fratelli Cappuccini, un esempio vivente parlante.
Fra Daniele, nella sua non brevissima giornata, era nato a San Giovanni rotondo l’11 marzo 1919, ha sperimentato ed accolto come sua particolare missione le debolezze, le sofferenze dell’infermità corporale.
Non riusciva più a tenere il conto dei tantissimi interventi chirurgici subiti, che puntualmente lasciavano i loro dolorosi segni. Soprattutto negli ultimi anni era pienamente convinto che il signore gli stava chiedendo un supplemento di dolore, per la propria santificazione e per la conversione dei peccatori.
Fra Daniele, come sempre, come aveva preso dal suo caro e amato confratello padre Pio, non si tirava indietro e, con disponibilità e generosità, richiedeva, accoglieva ed offriva al Padre la sua croce, unita e sostenuta da quelli del Figlio unigenito, per il bene dei fratelli.
Oggi, alle ore 18, il Vice-Postulatore della Causa di Beatificazione, fr. Mariano Di Vito, presiederà la celebrazione Eucaristica che sarà trasmessa in diretta su Padre Pio TV.
Nel luglio 2012 è cominciato il percorso verso l’onore degli altari per il servo di Dio i cui resti mortali sono custoditi nel Santuario di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo.