Il ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa “Sant’Angelo e Padre Pio”, fr. Aldo Brocccato, rientrato da Assisi e Roma, dove è stato tra gli organizzatori del Capitolo Internazionale delle Stuoie, quale presidente di turno dell’Unione delle Conferenze dei Ministri Provinciali delle Famiglie Francescane d’Italia, appresa la notizia del trasferimento di mons. Domenico Umberto D’Ambrosio alla prestigiosa Arcidiocesi Metropolitana di Lecce, intende sottolineare come nei sei anni in cui mons. D’Ambrosio ha guidato la Chiesa sipontina c’è stato con i Frati Cappuccini un clima di cordiale e operosa collaborazione.
La dedicazione della chiesa intitolata a San Pio da Pietrelcina (1° luglio 2004); il cinquantesimo anniversario dell’inaugurazione di Casa Sollievo della Sofferenza (5 maggio 2006); il pellegrinaggio a Roma di tutte le opere di san Pio da Pietrelcina per la Messa del Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, e l’udienza di Papa Benedetto XVI (14 ottobre 2006); l’esumazione, la ricognizione canonica e l’esposizione alla pubblica venerazione del corpo di san Pio da Pietrelcina (2 marzo e 24 aprile 2008); l’organizzazione dell’accoglienza dei pellegrini in occasione della prossima visita di Sua Santità, Papa Benedetto XVI, a San Giovanni Rotondo (21 giugno 2009); la rubrica settimanale “Il Signore dei giorni” su Tele Radio Padre Pio costituiscono solo alcune delle visibili circostanze di concorde azione pastorale.
Fr. Aldo esprime, quindi, anche pubblicamente, gratitudine a mons. D’Ambrosio per gli anni di proficua sintonia con i Frati Minori Cappuccini nella stima e nell’affetto reciproco e la sua personale tristezza per l’interruzione di un percorso di condivisione della responsabilità pastorale dei luoghi di San Giovanni Rotondo, santificati dalla presenza di san Pio da Pietrelcina.
Nel contempo il Ministro Provinciale è fiducioso e certo che il Santo Padre, che ha donato alla Chiesa di Lecce un valente Pastore, saprà scegliere un altrettanto valido successore di mons. D’Ambrosio per la cattedra che fu di san Lorenzo Maiorano.