Oggi, 17 novembre, si celebra l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, un’iniziativa istituita da Papa Francesco durante il Giubileo della Misericordia del 2016. Questo evento rappresenta un invito universale a contrastare la cultura dello scarto e a promuovere quella dell’incontro, ponendo al centro i poveri come “privilegiati della misericordia divina”. L’appello del Pontefice è chiaro: coinvolgere le comunità cristiane nella creazione di momenti concreti di amicizia e solidarietà, aprendosi ai più bisognosi per riscoprire, attraverso di loro, la forza della fede e il valore dell’essenziale. Tra le numerose organizzazioni che rispondono a questa chiamata, la Comunità di Sant’Egidio emerge come protagonista instancabile, grazie al suo impegno costante nel dare voce e sostegno a chi vive nelle periferie dell’esistenza. In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, Sant’Egidio ha organizzato un vasto programma di iniziative a Roma, in Italia e in oltre 70 Paesi nel mondo.
Un abbraccio globale ai poveri
A Roma, la Comunità partecipa alla celebrazione liturgica a San Pietro, seguita da un pranzo nell’Aula Paolo VI. Qui, senza dimora, rifugiati, persone con disabilità e altre categorie vulnerabili condividono il pasto con i membri della comunità, incarnando il messaggio evangelico dell’accoglienza. Ma l’impegno non si ferma alla Capitale: in tutta Europa, Africa, Asia e America Latina, Sant’Egidio promuove eventi di solidarietà con anziani, bambini delle Scuole della Pace, detenuti e famiglie in difficoltà, creando ovunque occasioni di festa e inclusione. A Roma, uno degli appuntamenti più significativi si terrà presso i locali della basilica di Santa Maria in Trastevere, dove la Questura di Roma offrirà un pranzo a cento persone senza dimora e famiglie in situazioni di povertà. Questi momenti non sono solo gesti di generosità ma rappresentano il cuore pulsante di un movimento che desidera restituire dignità e speranza.
Sant’Egidio: una storia di solidarietà concreta
Fondata nel 1968, la Comunità di Sant’Egidio si è distinta per il suo lavoro con i più vulnerabili della società. Dagli anziani ai rifugiati, dai senza fissa dimora ai bambini di strada, Sant’Egidio opera quotidianamente per costruire ponti e ridurre le distanze tra le persone. Negli ultimi anni, l’organizzazione ha dato un impulso ulteriore ai suoi progetti, grazie a iniziative come i Corridoi Umanitari, che offrono un’alternativa sicura per i migranti forzati, e i programmi per il reinserimento sociale dei senza tetto. Nel contesto della Giornata Mondiale dei Poveri, questi sforzi assumono una risonanza ancora maggiore. Non si tratta solo di rispondere alle necessità immediate, ma di lanciare un messaggio di speranza e solidarietà a livello globale, invitando ciascuno a “ripartire dalla solidarietà” in vista del prossimo Giubileo.
Un messaggio per il futuro
Sant’Egidio ci ricorda che la povertà non è solo una condizione materiale, ma anche una questione di solitudine e marginalità. Attraverso il suo impegno, dimostra che l’incontro con il prossimo non solo arricchisce chi riceve, ma trasforma anche chi dona, rendendo ogni gesto di solidarietà un passo verso una società più giusta e inclusiva. Questa VIII Giornata Mondiale dei Poveri ci lascia con un monito importante: solo aprendoci agli altri possiamo scoprire il vero significato del Vangelo e costruire un mondo in cui nessuno si senta abbandonato.