Da ormai 15 anni Legambiente Solidarietà promuove il “Progetto Cernobyl”, per ospitare i bambini che provengono dalle aree più contaminate della Bielorussia e dell’Ucraina.
“Sono trascorsi 18 anni da quel drammatico 26 aprile 1986 – ha ricordato Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Legambiente Solidarietà – in seguito al drammatico incidente che sconvolse la Bielorussia e tutte le zone vicine. A distanza di anni, lo scoppio del reattore continua ad avere conseguenze sulla vita e la salute della popolazione. Cerchiamo di intervenire su due fronti: da una parte con gli aiuti in loco, perché da un punto di vista sanitario il paese è povero e sfornito di tutti gli elementi necessari a curare la popolazione; dall’altra l’accoglienza di circa 2 mila bambini l’anno, da giugno a settembre, ospitati in famiglie italiane.”
Durante loro permanenza in Italia, i piccoli bielorussi vengono sottoposti ad analisi cliniche e curati nel miglior modo possibile. Inoltre la sola alimentazione italiana, composta da cibi naturali e nutrienti, contribuisce ad espellere dal loro organismo circa il 50% di sostanze tossiche.
“Siamo soddisfatti di come stia andando il progetto – ha concluso Gentili – i bambini ogni anno tornano a casa carichi non solo di prodotti italiani, indispensabili alla loro alimentazione, ma anche di affetto e calore ricevuti dalla famiglia che li ha ospitati.”