Diventato tetraplegico, a causa di una distrofia muscolare progressiva, il Servo di Dio Luigi Rocchi, scriveva col mento, “armato” di un aggeggio da lui stesso progettato,scriveva …a malati disperati per consolarli, lui che era un crocifisso vivente: e parlava ad una radio locale, amava pregare in compagnia e in compagnia ridere e scherzare con la sua voce grossa, di popolano marchigiano. Lasciò scritto: “Essere capaci di amare significa possedere la capacità di restare vivi e non di apparire vivi. La vera sofferenza, la terribile sofferenza, quella che veramente mi fa orrore, è non essere più capaci di amare”
Ai microfoni di teleradiopadrepio ilpostulatore della causa di beatificazione presenta la sua figura e la sua santità.
Guarda l’intervista:http://youtu.be/RV3DMqJkA_k