Nella cornice accogliente della Casa dell’Amicizia a Trastevere, la Comunità di Sant’Egidio rinnova il suo impegno verso i più poveri e bisognosi con il tradizionale pranzo dell’Epifania, giunto alla sua sesta edizione, un momento che unisce solidarietà e speranza. Lunedì 6 gennaio, alle ore 13, oltre 300 ospiti, tra famiglie in difficoltà, anziani, persone senza dimora e rifugiati, si sono seduti insieme per condividere un pasto caldo, servito dai volontari della Comunità e dai dipendenti di ACEA, azienda partner dell’iniziativa.
Una tradizione di accoglienza e amicizia
Dal 2005, il pranzo dell’Epifania è un appuntamento fisso per la Comunità di Sant’Egidio. Oltre a fornire un momento di conforto materiale, l’evento vuole creare uno spazio di dignità e inclusione per coloro che spesso sono dimenticati. “Non si tratta solo di un pasto, ma di un gesto di amicizia e riconoscimento del valore di ogni persona”, sottolineano gli organizzatori.
La collaborazione con ACEA, attraverso il contributo del CRA aziendale e la partecipazione diretta dei suoi dipendenti, dimostra come la sinergia tra il mondo associativo e quello aziendale possa portare benefici tangibili alle fasce più vulnerabili della società.
Un impegno costante per i più poveri
La Comunità di Sant’Egidio non si limita alle iniziative festive. Durante tutto l’anno, il suo operato è rivolto a sostenere i più fragili, dai senza dimora agli anziani soli, dai rifugiati alle famiglie che vivono in povertà. Con progetti come le Scuole della Pace, i centri di accoglienza e i programmi per gli anziani, Sant’Egidio è diventata un punto di riferimento per la solidarietà a Roma e nel mondo.
In particolare, le attività di distribuzione di cibo, coperte e sacchi a pelo nei mesi invernali hanno aiutato migliaia di persone senza dimora a sopravvivere alle rigide temperature. La Comunità invita chiunque voglia contribuire a donare beni essenziali o a partecipare alle distribuzioni, trasformando la solidarietà in un gesto concreto.
Una rete globale di speranza
Negli ultimi anni, Sant’Egidio ha ampliato il suo raggio d’azione, portando il suo modello di intervento anche fuori dall’Italia. Attraverso progetti come i corridoi umanitari, che offrono un ingresso sicuro e legale ai rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni, la Comunità ha dimostrato come l’accoglienza possa essere organizzata con efficienza e umanità.
L’impegno per i poveri è stato riconosciuto anche a livello internazionale, con il sostegno di leader religiosi e istituzioni civili. La filosofia di Sant’Egidio, radicata nel dialogo, nell’inclusione e nell’azione concreta, si traduce in una rete globale che abbraccia chi è ai margini.
Un’Epifania che illumina il futuro
Il pranzo dell’Epifania non è solo un momento di festa, ma un richiamo a costruire una società più giusta e solidale. In un periodo in cui le disuguaglianze si fanno sempre più evidenti, iniziative come quelle di Sant’Egidio ci ricordano che ogni piccolo gesto può fare la differenza.
Unisciti al loro esempio: che sia con una donazione, un po’ del tuo tempo o semplicemente con un sorriso, ogni contributo è un passo verso un mondo in cui nessuno è lasciato indietro.