Con il voto alla Camera della legge sul riordino degli organi collegiali della scuola, riparte con vigore la petizione “Sai che vogliono imbavagliare il rappresentante di classe?” lanciata dall’Associazione dei Genitori Italiani.
Il testo approvato nei giorni scorsi, infatti, nonostante gli emendamenti apportati anche grazie all’intervento dell’Age che si era fatta promotrice di una precedente petizione, continua ad essere penalizzante per i genitori stessi: nella stesura trasmessa al Senato è stato tolto loro il diritto di entrare nel merito della progettazione didattica (PdL n. 953 art. 6 c. 3 e 5-bis), e non solo: risulta ridimensionato anche il ruolo del Consiglio d’Istituto, che non può deliberare senza proposta del dirigente scolastico.
«Noi genitori non siamo d’accordo e per questo abbiamo preparato una petizione in difesa dei rappresentanti di classe e per la promozione del ruolo dei genitori nella scuola. Grazie ai tanti genitori che hanno aderito alla prima fase della raccolta delle firme e una pressante campagna mediatica siamo riusciti a conseguire due importanti risultati: il reintegro della figura del rappresentante di classe e il ruolo consultivo dei membri esterni in Consiglio d’istituto» questo è quanto ha dichiarato Rita Manzani Di Goro, presidente dell’A.Ge. Toscana, nel consueto spazio dedicato ai genitori in onda il venerdì pomeriggio su Padre Pio Tv nell’ambito del programma Rosso di Sera.
«Adesso, con tantissimi genitori mobilitati per il rinnovo dei Consigli di classe e d’istituto – ha continuato la Presidente dell’Age Toscana – contiamo di aver una grande adesione, in modo da centrare altri due importanti obiettivi: la riammissione a pieno titolo del rappresentante di classe a esprimersi anche sulla programmazione didattica, e la libertà, per il Consiglio d’istituto, di deliberare anche al di là della proposta del preside, che attualmente costituisce un vincolo assurdo e ingiustamente limitante. Invitiamo dunque tutti i genitori e gli studenti maggiorenni interessati a firmare e far firmare la petizione e inviarcela al più presto per il successivo inoltro al Senato».
Informazioni sulla petizione e sulle attività dell’Age Toscana sono reperibili sul sito internet all’indirizzo www.agetoscana.it