Un delfino per aiutare i bambini autistici. Questo è lo scopo di un progetto avviato dall’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre. Lo spirito di questo progetto è perfettamente coerente con l’idea d’integrazione uomo – natura e si inserisce nel contesto di una ricerca di miglior qualità della vita che il Parco delle Cinque Terre sta realizzando. Il delfino, cetaceo che tutti amano per la sua simpatia e voglia di giocare, diventa compagno prezioso e assistente ideale in terapie psichiatriche, pensate e realizzate all’insegna del rispetto per l’animale e per il suo ambiente. Le origini di questi animali acquatici sono molto particolari.
I delfini, come gli altri cetacei, hanno avuto un’evoluzione particolare: dopo essere diventati mammiferi terrestri, circa 50 milioni di anni fa hanno scelto di ritornare al mare, riadattandosi alla vita acquatica. E’ stato dimostrato che sono capaci di riconoscere fino a 50 suoni o simboli corrispondenti ad altrettante parole, e che possono comprendere la struttura della frase agendo in modo diverso a seconda dell’ordine in cui le parole vengono loro proposte. Per quanto riguarda la loro vita sociale questa si basa su una grande solidarietà che a volte viene trasmessa anche all’uomo.
La delfinoterapia, messa a punto da due professori americani, è nata già nei primi anni ’80. Smith e Nathanson, docenti presso la Florida University di Miami, dopo aver esaminato un gruppo di ragazzi autistici a contatto con i delfini, hanno concluso che la grande sensibilità dei delfini nei confronti di questi ragazzi e il loro modo di giocare spontaneo e creativo è capace di rompere anche l’isolamento degli autistici. Oltre all’utilità terapeutica e curativa della delfinoterapia, sicuramente nuotare, accarezzare e giocare con i delfini rimane una esperienza entusiasmante e suggestiva per chiunque si avvicini al loro straordinario mondo.