“La morte di Nino Manfredi, che rappresentava a pieno titolo i grandi del cinema italiano, ci rattrista molto. Era un personaggio unico, dal carattere umanamente e professionalmente estremo, nelle sue interpretazioni e nelle sue dichiarazioni”.
Andrea Piersanti, presidente dell’Istituto Luce ricorda ai microfoni di Radio Padre Pio la figura del grande attore scomparso oggi a 83 anni.
“Dietro la sua apparenza istrionica, i suoi maglioni firmati, c’erano sincerità, onestà intellettuale, uno stile immediatamente riconoscibile al grande pubblico, che lo ha amato probabilmente più di quanto si pensi.
Certo, era anche un anticlericale di maniera: potremmo dire che ha incarnato le contraddizioni di una certa cultura laicista, ai cui i preti danno fastidio, ma che istintivamente ammira la grandezza di questo Pontificato, senza capire che la Chiesa è una, e i due elementi non potranno mai essere scissi.
Tornando alla sua vita artistica -ha concluso Piersanti- Manfredi è stato protagonista di un percorso straordinariamente originale: anche per questo non lascia eredi, né si possono fare paragoni con altri pur grandi attori.”
Infine, il presidente ha annunciato che l’Istituto Luce ha in cantiere un progetto molto ambizioso: un documentario sulla storia del cinema italiano, per raccontare ai giovani, in stile divulgativo, un grande passato che si rischia di dimenticare.