Ernesto Olivero, fondatore del Sermig – Servizio giovanile missionario è stato ospite ai microfoni di Tele Padre Pio per raccontarci uno dei suoi ultimi lavori letterari: “Per una Chiesa scalza” (ed. Priuli&Verlucca).
Sottotitolo “Che tu creda o no, che tu sia cristiano o di un’altra religione, sento che è possibile camminare insieme”. E’ questo dunque il senso del libro?
«Ogni uomo è figlio di Dio. E Dio dà ad ognuno dei suoi figli un modo per salvarsi, un modo per amare e un modo per capire che la vita non è solo il breve tempo che uno vive, ma è la vita eterna. E “ce la fa giocare” se noi scopriamo l’amore, l’amore per gli altri, l’amore per l’affamato, non dargli solo le lacrime ma tradurre l’emozioni e le commozioni in opere di carità costanti. Quando un cristiano, un figlio di Dio scopre le grandi ingiustizie, si mette in testa di cambiarle in giustizia. Abbiamo intorno a noi un mondo violento, ogni giorno muoiono di fame 100 mila persone, chi deve prendersi cura di loro? Chi deve dargli vita? Ogni uomo è chiamato a scoprire queste ingiustizie, il cristiano, l’ebreo, il musulmano, il non credente, perché l’altro è mio fratello. Questo libro è un po’ la storia di tante mie storie, dove noi incontrando un fratello abbiamo capito maggiormente l’amore di Dio.