Due libri “gemelli” (editi dalla San Paolo) in cui Paolo Curtaz, teologo e cercatore di Dio, spiega cosa vuol dire oggi essere parte di una parrocchia, mettendosi contemporaneamente nei panni di parroci e parrocchiani.
Con una domanda finale: questa pandemia ci renderà davvero migliori?
«Per quanto riguarda il libro “Pastori”, ho messo nero su bianco alcune riflessioni, che ho condiviso in questi anni di conferenze, di incontri, di ritiri in giro per l’Italia e per l’Europa – ha raccontato Curtaz – Con una finalità: aiutare i sacerdoti a riprendere in mano la strada verso la felicità (Sal 1,2). Perché un prete stressato stressa gli altri. Un’altra ragione per cui ho accettato di scrivere un libro sui preti nasce da una frase che ho ascoltato mille volte ma che ho capito solo recentemente. “La messe è molta, ma gli operai sono pochi” (Lc 10,2). Il libro non vuole essere un trattato di teologia e nemmeno un testo di pastorale biblica o pastorale. È una riflessione a voce alta, che raccoglie ed elabora il frutto di tanti incontri, confronti, discussioni. Ma anche di tanta, intensa e feconda, esperienza personale».
«Il secondo volume “Pecore”, come si legge nel sottotitolo, è il libro che ogni parroco dovrebbe regalare ai suoi parrocchiani. Partiamo da ciò che questo libro non vuol essere – spiega l’autore – non è il manuale del buon parrocchiano, né tantomeno del buon cristiano. Non vuol essere un libro di alta teologia, o un libro che offra soluzioni alla propria parrocchia. Ho semplicemente raccolto e organizzato una serie di riflessioni che mi derivano dal confronto quotidiano con centinaia di credenti, preti e laici, che incontro nel mio ormai decennale pellegrinaggio di speranza in giro per l’Italia. E della situazione in cui ci siamo venuti a trovare quando il signor Covid ha rivoluzionato tutte le nostre abitudini, anche ecclesiali, anche clericali, nel giro di qualche settimana, manifestando in tutta la sua bellezza e drammaticità la condizione della nostra Chiesa in questo momento storico. Si tratta di una riflessione pastorale, cioè legata a come vivere il Vangelo qui e ora, in questo tempo in cui il Signore ci ha messi a fiorire, fatta ad alta voce, fra amici e, soprattutto, tra fratelli e sorelle nella fede. Vuole essere un libro forte per cristiani forti in tempi fragili e confusi».