È stato il cardinale di origini trevigiane Beniamino Stella, prefetto emerito della Congregazione per il Clero, a presiedere la solenne e partecipata Concelebrazione eucaristica di questa mattina per il 136° anniversario della nascita di Francesco Forgione (il futuro Padre Pio), svoltasi sul sagrato della chiesa conventuale della Sacra Famiglia a Pietrelcina, illuminato da uno splendente sole primaverile.
Nel dargli il benvenuto, dopo i riti di introduzione, il ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, fr. Francesco Dileo, ha evidenziato che «il Dicastero per il Clero ha, tra i suoi compiti, il sostegno alla pastorale vocazionale al ministero ordinato», per poi esortare: «Noi, qui, insieme a lei, vogliamo elevare una corale e accorata preghiera al Padre celeste, affinché, per intercessione del nostro san Pio, il suo esempio di fedeltà e abnegazione alla gioiosa risposta alla chiamata divina, possa sollecitare altre generose risposte nei giovani della nostra epoca, in un contesto sociale che si rivela sempre di più una messe abbondante e dove, però, gli operai sono ancor meno che pochi: siamo ormai diventati insufficienti».
Quasi in ideale continuità, durante l’omelia, il porporato ha evidenziato: «La prima cosa che c’insegna Padre Pio è dunque puntare in alto, guardare ai veri “rivoluzionari della storia”, i santi, come ebbe modo di dire papa Benedetto XVI durante la Giornata Mondiale dei Giovani a Colonia. Padre Pio ci sprona a non vivacchiare, ma a puntare in alto! Questo deve far riflettere soprattutto noi sacerdoti e consacrati, perché abbiamo una grande responsabilità: i giovani ci guardano e la loro vita così come la loro vocazione cristiana, dipende anche dalla gioiosa e convinta nostra testimonianza! Padre Pio ci aiuti tutti!».
Quindi il card. Stella ha parlato della conformazione del mistico Frate a Cristo, specificando che la sua è stata un’esperienza passata «attraverso la grande tribolazione interiore ed esteriore. Interiore, nel combattimento contro il diavolo […]. Esteriore, in quanto la sua vita innamorata e martoriata non è stata inizialmente compresa dalle Autorità della Chiesa. Ma la fedeltà di Padre Pio sarà il segno più eloquente dell’autenticità della sua esperienza di vita. […] Ecco perché Padre Pio era una calamita per devoti e penitenti! E qui sorge una seconda riflessione: venerando Padre Pio, comprendiamo che il suo segreto è stata la preghiera?».
Infine, il Prefetto emerito della Congregazione per il Clero ha fatto riferimento al ministero svolto dal Santo di Pietrelcina nella riconciliazione sacramentale: «Padre Pio aveva ben compreso la forza del perdono di Dio: in confessionale ne diverrà assiduo frequentatore prima che dispensatore», divenendo «un autentico apostolo della Misericordia, perché si è sentito “misericordiato”, come piace dire a Papa Francesco». Sostenuto da tale consapevolezza, il Cappuccino stigmatizzato «ha agito instancabilmente, attirando folle di penitenti al confessionale. Lo fece in vita e continua a farlo oggi».
L’omelia si è conclusa con una preghiera per Padre Pio e a Padre Pio:
«Signore Gesù,
noi ti ringraziamo
per averci donato padre Pio:
uomo di fede,
discepolo di san Francesco,
apostolo di misericordia.
Sul suo esempio
e per sua intercessione,
ti chiediamo, Signore,
di vivere con gioia anche noi
la nostra fede,
di seguire l’esempio dei tuoi Santi,
di confidare nella tua divina misericordia.
Padre Pio, fratello ed amico,
prega per noi e con noi
il Signore nostro Gesù Cristo,
Volto misericordioso del Padre.
Amen».
Prima della benedizione finale ha preso la parola il guardiano del Convento di Pietrelcina, fr. Fortunato Grottola, per ringraziare della loro presenza: il card. Stella, il Ministro provinciale e le autorità civili e militari, facendo esplicito riferimento al sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, e ai Sindaci dei comuni della zona, che sempre onorano il compleanno dell’illustre loro Conterraneo.
La Concelebrazione eucaristica si è conclusa con l’Inno al Santo, cantato dal Coro polifonico “Padre Pio da Pietrelcina” (costituitasi nel 1987, in occasione del centenario della nascita di Francesco Forgione), diretto dal maestro Orazio Fioretti.