A sei mesi esatti dall’apertura delle Olimpiadi Pechino 2008, Amnesty International prosegue la sua mobilitazione per i diritti umani con alcune richieste fondamentali: ridurre in modo significativo l’uso della pena di morte, come primo passo verso la sua completa abolizione; applicare solo forme di detenzione in accordo con le norme internazionali, introdurre misure che tutelino il diritto a un processo equo e prevengano la tortura; porre fine alla censura, soprattutto verso gli utenti di Internet.
Le autorità cinesi intanto danno l’ennesimo segnale in direzione opposta, incriminando per ‘incitamento alla sovversione’ Hu Jia, un attivista di Pechino che aveva pubblicamente espresso preoccupazione per le violazioni dei diritti umani commesse dalla Polizia.
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