San Pio da Pietrelcina e le sue Chiese a San Giovanni Rotondo
In questo articolo vogliamo parlarvi delle “Chiese di San Pio” a San Giovanni Rotondo.
La chiesetta antica di Santa Maria delle Grazie
Quando Padre Pio arrivò a San Giovanni Rotondo, nel 1916, c’era solo la piccola chiesa conventuale intitolata a Santa Maria delle Grazie. Il convento costruito tra il 1540 e il 1545 su un terreno, che all’epoca era una vigna posta a 623 metri sul livello del mare, venne donato da «un cotale Orazio Antonio Landi».
Consulta Padre Pio e la sua Chiesa
La chiesetta è stata consacrata il 5 luglio 1676. Era stata edificata dai sangiovannesi in pietra locale di Montenero dal 1540 al 1581, ma fu danneggiata, insieme al convento, dal terremoto del 1624, e i lavori di ristrutturazione terminarono nel 1629. Al centro dell’altare maggiore è collocato un olio su tela raffigurante la Vergine delle Grazie, databile intorno al ‘500 e attribuito alla scuola locale pugliese o di Cesare Turco o di Decio Tramontano, mentre ai lati sono collocati san Giovanni Battista e san Paolo, dipinti con la stessa tecnica.
Nel coro della chiesa è situato il “Crocifisso delle Stimmate” dove Padre Pio, cento anni fa, la mattina del 20 settembre 1918, ricevette le stimmate permanenti, che portò per 50 anni, fino a poco prima di morire. Dal 30 ottobre 2002 in questa piccola chiesa è lucrare l’indulgenza plenaria perpetua.
La Chiesa Santa Maria delle Grazie
ll primo luglio 1959, con una solenne concelebrazione presieduta da mons. Paolo Carta, all’epoca vescovo di Foggia, fu consacrata la nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie, opera dell’architetto Giuseppe Gentile di Boiano, voluta dal ministro generale dei Frati Cappuccini, padre Benigno da Sant’Ilario Milanese che, il 6 luglio 1952, giunse inaspettato a San Giovanni Rotondo e, mentre ascoltava la Messa di Padre Pio tra i fedeli, si rese conto della necessità di una chiesa più grande.
Questa chiesa è stata realizzata «maestosa e imponente», nonostante i lavori siano durati solo tre anni, perché Padre Pio raccomandò all’architetto: «La chiesa sia tutta un cantico di gloria al Signore per la sua arte e per la sua ricchezza, ma sia soprattutto la vera casa della preghiera e del raccoglimento».
La Chiesa di San Pio da Pietrelcina
Dopo la morte di Padre Pio da Pietrelcina, i suoi confratelli sensibili alle esigenze materiali e spirituali dei devoti, che la chiesa esistente non riusciva a contenere, pensarono alla costruzione di una nuova Chiesa. Progettata dall’architetto Renzo Piano e dedicata il primo luglio 2004 dall’allora arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Domenico D’Ambrosio, è caratterizzata da un doppio ordine di archi in pietra di Apricena, uno esterno e l’altro interno, per un totale di 17 che, allineati su un unico centro geometrico e sfalsati fra loro di dieci gradi, sono progressivamente decrescenti in luce e altezza dal sagrato verso la cappella dell’Eucaristia.
Ognuno dei conci di pietra, da cui sono composti, «è diverso dagli altri», così anche ciascun arco è differente dall’altro, divenendo la rappresentazione plastica delle «pietre vive», l’una diversa dall’altra, come le vertebre del Corpo mistico di Cristo, «accostate l’una all’altra», che costituiscono l’assemblea dei fedeli.
La Chiesa inferiore dedicata al Santo Cappuccino custodisce le reliquie del corpo di San Pio da Pietrelcina
Per approfondire: La guida ai luoghi di Padre Pio