Si è aperta ieri a Trieste la 50ª edizione della Settimana Sociale dei cattolici italiani, un evento di rilevanza nazionale incentrato su tutto quello che vorremmo “trovare «al cuore della Democrazia»: partecipazione e pace, lavoro e diritti, migrazioni e diritto ad una vita libera e dignitosa, ecologia integrale, un’economia che metta al centro l’uomo e la natura”.
Come si legge nel libretto introduttivo “quella delle Settimane Sociali è stata per oltre un secolo una storia di partecipazione dei cattolici italiani alla vita sociale e politica del Paese. Fin dalla prima Settimana Sociale tenutasi a Pistoia nel 1907, sotto la guida e l’ispirazione di Giuseppe Toniolo, i cattolici hanno cercato di unire le loro esperienze e le loro energie, perché la loro azione sociale, diffusa in tanti territori, nei luoghi di lavoro, nelle cooperative, nelle associazioni, nei sindacati, potesse rappresentare una forza a servizio del Paese e, in particolare, dei settori più fragili e meno tutelati della società italiana”.
La città di Trieste, scelta per la sua storica apertura al dialogo e alla comunità, ha accolto oltre 900 delegati provenienti da tutta Italia per una serie di incontri e dibattiti su tematiche di attualità e interesse sociale. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania che ricopre la presidenza del Comitato scientifico e organizzatore della Settimana Sociale, ha affermato che la Settimana Sociale a Trieste trae la sia ispirazione dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” in cui vengono affrontati i delicatissimi temi della buona politica e del superamento del populismo, punti cardine per costruire una buona democrazia.
L’evento, in corso presso il Generali Convention Center, il centro congressi della città, prevede un’agenda fitta di attività: dai Villaggi delle Buone Pratiche alle Piazze della Democrazia, dalle Tavole Rotonde ai Dialoghi aperti al pubblico.
Nella giornata inaugurale di ieri ci sono stati gli interventi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente della CEI, Card. Matteo Zuppi. Il primo ha incentrato il suo messaggio inaugurale sull’importanza del dibattito civico e della partecipazione attiva dei cittadini. “Al cuore della democrazia – ha affermato Mattarella – vi sono le persone, le relazioni e le comunità a cui esse danno vita, le espressioni civili, sociali, economiche che sono frutto della loro libertà, delle loro aspirazioni, della loro umanità: questo è il cardine della nostra Costituzione. Questa chiave di volta della democrazia opera e sostiene la crescita di un Paese, compreso il funzionamento delle sue Istituzioni, se al di là delle idee e degli interessi molteplici c’è la percezione di un modo di stare insieme e di un bene comune”.

Il Card. Zuppi ha fatto seguito alle parole del Presidente rivendicando il ruolo della Chiesa Cattolica nella difesa e nella promozione della vita democratica. “Non c’è democrazia senza un «noi». Non c’è persona senza l’altro. La democrazia – continua Zuppi – non solo afferma la libertà, ma promuove anche l’uguaglianza, non proclama astrattamente i diritti, ma difende concretamente la dignità umana soprattutto dove è più pesantemente violata. Ecco perché la democrazia non vuol dire solo istituzioni, leggi e procedure, diritti e doveri, ma anche inclusione dell’altro, del fragile, dell’emarginato. Vuol dire contrasto alla cultura dello scarto, alle dipendenze con le loro drammatiche conseguenze in tante violenze, alle condizioni indegne nelle carceri, ai tanti feriti della malattia psichiatrica”. “I cattolici in Italia – ha concluso Zuppi – desiderano essere protagonisti nel costruire una democrazia inclusiva, dove nessuno sia scartato o venga lasciato indietro. Anche, per questo, dobbiamo essere più gioiosamente e semplicemente cristiani, disarmati perché l’unica forza è quella dell’amore.”

Il culmine della Settimana Sociale sarà segnato dalla presenza di Papa Francesco, atteso per domenica 7 luglio. Il Pontefice arriverà a Trieste per chiudere i lavori congressuali al mattino e per celebrare la Santa Messa alle ore 10.30 in Piazza Unità d’Italia, nel cuore pulsante della città.
Un momento particolarmente toccante si vivrà al Generali Convention Center, dove Papa Francesco, tra gli altri incontri in forma privata attesi, incontrerà due piccole sorelline palestinesi e la loro giovane madre. Giunte da Gaza con l’aiuto dei volontari della Comunità di Sant’Egidio, le tre donne rappresentano una testimonianza tangibile della solidarietà e della condivisione che l’evento ha lo scopo di promuovere.
La madre delle bambine, appena ventenne e proveniente da una zona di conflitto, ha vissuto la sua seconda gravidanza, quella della piccola Maya, nascosta e protetta fino al momento di partire per Trieste assieme all’altra bambina di quattro anni, affetta da una grave patologia. Il loro incontro con il Papa sottolinea l’impegno della Chiesa nella promozione della pace e nel sostegno ai più vulnerabili, rendendo tangibile l’invito del Vangelo a essere “vicini ai più piccoli”.

La Settimana Sociale dei Cattolici rappresenta un momento di riflessione profonda e della presa di coscienza per un impegno concreto verso un mondo più giusto e solidale. Trieste, con la sua storia di incontro e dialogo tra culture e popoli differenti, si conferma ancora una volta come il luogo ideale per un evento che mira a costruire ponti tra persone di provenienza, etnie e culture differenti, promuovendo il rispetto della dignità umana in ogni sua forma.
Tutti gli eventi della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia potranno essere seguiti online su Play2000, l’App di Tv2000 e InBlu2000, alla pagina: https://www.play2000.it/settimane-sociali