La domenica delle Palme ci fa entrare con Gesù in Gerusalemme e ci invita ad accogliere, contemplare e celebrare il mistero della passione di Cristo. Inizia la Settimana cosiddetta “Santa”, perché «centrale e decisiva per il corso spirituale di tutto l’anno» (Paolo VI, 6 aprile 1966).
La benedizione delle palme e degli ulivi
A San Giovanni Rotondo, l’Assemblea liturgica si è radunata come di consueto dinanzi alla monumentale via crucis del Messina per la benedizione delle Palme. Il rettore del Santuario, fr. Francesco Dileo ha benedetto le palme e gli ulivi ed ha raggiunto in processione la Chiesa di San Pio per celebrare l’eucaristia che ricorda la Passione di Cristo: “Abbiamo cominciato questa Eucarestia ricordando l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, imitando le folle degli ebrei che andavano incontro al Signore gridando “Osanna figlio di Davide”, “Benedetto colui che viene nel nome del Signore“. Un momento festoso di un avvenimento messianico.
In cammino verso la Pasqua
La liturgia della Parola – ha ricordato fr Francesco durante l’omelia – ci ha proiettati, quasi a volerci preparare al venerdì santo, nel mistero insondabile della passione e morte di Cristo”. Il racconto della Passione secondo l’evangelista Marco espone l’evento dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e rappresenta il momento iniziale della risoluzione della vita di Gesù e della sua missione salvifica. “È importante anche per noi accostarci con fede a questo mistero – ha spiegato il rettore – solo la fede può aiutarci a cogliere nel dramma della passione di Cristo, non un fallimento, ma il momento culminante della nostra Redenzione, del nostro riscatto. Solo la fede può aiutarci a farci cogliere il momento della Verità in cui Cristo ci ha redenti con il suo sangue”.
Fr. Francesco ha poi suggerito: “dobbiamo stare attenti, affinché non si turbi il nostro cuore dinanzi a questo evento apparentemente fallimentare”. E’ necessario scrutare nella “via dolorosa e nella morte di Cristo in croce il momento culminante in cui si manifesta e si esprime l’immenso Amore di Dio per noi”.
L’atteggiamento da adottare nella Settimana Santa
Il rettore ha indicato ai fedeli tre dinamiche da seguire in questa settimana. La prima dinamica: mettersi in cammino, “per andare incontro al Signore certi che l’incontro con lui può cambiare la nostra vita. E’ un atteggiamento di conversione”. La seconda dinamica è l’accoglienza. “Accogliere il Signore significa riconoscerlo come il Signore della mia vita, della mia storia e del mio tempo e quindi rimettersi nuovamente in cammino ma questa volta alla sua sequela. Seguire Gesù è la terza dinamica. “Solamente lui può rispondere a quegli enigmi profondi della nostra esistenza e può dirci chi siamo, quale sarà il nostro futuro: la sequela di Cristo”.
Seguire l’esempio di Padre Pio
Concludendo fr. Francesco ha auspicato che in questo importante momento dell’anno liturgico sia San Pio l’esempio da seguire: “anche noi come Padre Pio, che ha saputo mettersi fino in fondo alla sequela del Maestro al punto da meritare il dono della conformità all’immagine dell’amore sommo: il Cristo Crocifisso, possiamo imparare a camminare per andare incontro al Signore, per accoglierlo nella nostra vita, imparare ad amarlo, imparare a riconoscerlo come Re anche nel paradossale fallimento della Croce.