Come ogni anno, la Comunità di Sant’Egidio si prepara a celebrare il Natale con i più fragili, trasformando un periodo spesso associato alla solitudine e alla sofferenza per molti in un momento di condivisione e calore umano. Alla conferenza stampa del 12 Dicembre, verrà presentata la nuova edizione della guida “DOVE mangiare, dormire, lavarsi”, un indispensabile strumento per chi vive in condizioni di estrema precarietà, affettuosamente definita la “Guida Michelin dei poveri”.
Accanto alla presentazione della guida, che raccoglie 282 pagine di indirizzi utili per chi vive per strada, Sant’Egidio traccerà un bilancio dell’impegno solidale degli ultimi anni, con dati che raccontano un’Italia dove la “povertà assoluta” continua a crescere, esacerbata dall’isolamento sociale e dalla mancanza di reti di supporto.
Un Natale per Tutti: Tradizione e Solidarietà
Uno dei pilastri del periodo natalizio della Comunità è l’immancabile pranzo di Natale, un evento che ha assunto un valore simbolico e pratico fondamentale. A partire dalla storica celebrazione nella basilica di Santa Maria in Trastevere, la festa si estende ormai a centinaia di città in Italia e in tutto il mondo, raggiungendo anziani soli, senza dimora, rifugiati, famiglie in difficoltà e persone con disabilità.
Grazie alla campagna “A Natale, aggiungi un posto a tavola”, supportata dal numero solidale 45586 e dall’hashtag #natalepertutti, chiunque può contribuire a offrire un pasto caldo e un momento di conforto a chi ne ha più bisogno. Negli ultimi anni, il pranzo di Natale si è svolto non solo nelle chiese e nelle sale parrocchiali, ma anche nelle carceri, negli ospedali, negli istituti per anziani e bambini, e persino per le strade, dimostrando che la solidarietà non conosce confini di alcun genere.
Un Impegno Che Dura Tutto l’Anno
Anche al di fuori del periodo natalizio, Sant’Egidio è un punto di riferimento per chi vive in condizioni di vulnerabilità e disagio. Oltre alla distribuzione di pasti, la Comunità si impegna a garantire supporto medico, alloggio temporaneo e accesso a risorse essenziali. Durante la pandemia, ha moltiplicato gli sforzi per raggiungere chi era ancora più isolato, organizzando campagne di vaccinazione per senza dimora e distribuendo dispositivi di protezione.
L’aspetto che distingue l’operato di Sant’Egidio è la sua capacità di trasformare la solidarietà in una vera e propria “famiglia allargata”, dove i poveri non sono solo destinatari di aiuto ma protagonisti di un legame umano profondo.
Il Natale Come Momento di Rinascita
La festa del Natale, per la Comunità, è un miracolo di volti che si illuminano, di barriere sociali che si dissolvono, e di un senso di comunità che si rafforza. In un mondo dove il Natale rischia di essere travolto dal consumismo, l’iniziativa di Sant’Egidio ricorda il vero significato di questa festività: prendersi cura degli altri e riscoprire la gioia della condivisione.
In un’epoca segnata da divisioni e crisi, il lavoro della Comunità di Sant’Egidio offre un esempio di speranza concreta, dimostrando che anche un semplice pasto condiviso può cambiare la vita di chi lo dona e di chi lo riceve. Perché, come sottolineano da anni i volontari, nessuno dovrebbe sentirsi solo, specialmente a Natale.