“Esistono degli eventi che non sono prevedibili né spiegabili. C’è un meccanismo che aggrega le persone in base a un ideale, è una forza non indagabile a livello umano. Io ho soltanto messo in moto questo meccanismo, il resto è venuto da sé”.
Ha esordito con queste parole don Andrea Crisanti, fondatore del Movimento Shalom. Nel 1974 cominciò a raccogliere intorno a sé una decina di giovani. In 27 anni, quel piccolo gruppo di allievi si è trasformato in una formazione con migliaia iscritti. Il segreto?
“Gli ideali – continua don Andrea – che animano i volontari del Movimento: la pace, la tolleranza, la solidarietà ai più poveri fra i poveri, in una parola, la mondialità”.
Alle attività del Movimento Shalom – prosegue Luca Genignani, direttore del Movimento Shalom – partecipano volontari di ogni età. Si va dai gruppi di studio i Cantieri della pace, formati da giovani e adulti, vere e proprie palestre per la diffusione della cultura della nonviolenza e del rispetto, alle missioni umanitarie in varie parti del Mondo, per la programmazione e l’esecuzione di progetti di vario tipo.
Sul posto, abbiamo dato vita a progetti strutturali. In Italia ci impegniamo in un’opera di sensibilizzazione dei soggetti pubblici e privati alle problematiche che affliggono quei popoli.
I progetti strutturali sono volti a garantire un sufficiente livello di alimentazione (costruzione di pozzi, forni sociali, invio di generi alimentari ecc..), alfabetizzazione (costruzione di scuole, centri di aggregazione), sanità(costruzione di padiglioni ospedalieri, ambulatori).
Nei paesi del Terzo Mondo, i referenti del Movimento sono i padri missionari, che operano in favore dei poveri, senza distinzione di religione o di etnia”.
Progetti per il futuro?
Moltissimi. Ogni giorno – conclude don Andrea – ci interroghiamo su cosa potremmo fare per aiutare chi ha bisogno, e ci rendiamo conto che il nostro impegno non è mai abbastanza. Per fortuna, i risultati ci danno forza”.
Per informazioni
Movimento Shalom
Tel. 0571/400462