Ha esordito ricordando la visita alla parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Prima Porta di questa mattina Papa Francesco all’Angelus da piazza San Pietro. Poi, ricordando la solennità della Santissima Trinità, il Pontefice ha continuato: “Riconosciamo che Dio non è qualcosa di vago, il nostro Dio non è un Dio spray, è concreto, non è astratto, ma ha un nome: Dio è amore. Non un amore sentimentale, emotivo, ma l’amore del Padre che è all’origine di ogni vita, l’amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l’amore dello Spirito che rinnova l’uomo e il mondo”. E proseguendo a braccio ha detto: “Pensare che Dio è amore ci fa tanto bene, perché ci insegna ad amare, a donarci agli altri come Gesù si è donato a noi e cammina con noi nella strada della vita”. Per questo “la Santissima Trinità non è il prodotto di ragionamenti umani; è il volto con cui Dio stesso si è rivelato, non dall’alto di una cattedra, ma camminando con l’umanità”. È Gesù, ha osservato il Papa continuando a braccio, “che ci ha rivelato il Padre e ci ha promesso lo Spirito Santo. Dio ha camminato con il suo popolo nella storia del popolo d’Israele e Gesù di Nazareth ha camminato sempre con noi e ci ha promesso lo Spirito Santo che è fuoco, che ci insegna tutto quello che non sappiamo, che dentro di noi ci guida, ci dà delle buone idee e delle buone ispirazioni”. Oggi “lodiamo Dio non per un particolare mistero, ma per Lui stesso,‘per la sua gloria immensa. Perché è Amore, e perché ci chiama ad entrare nell’abbraccio della sua comunione, che è la vita eterna”.