132 anni fa nacque Padre Pio
In occasione del 132° anniversario della nascita di Francesco Forgione, oggi noto in tutto il mondo come Padre Pio, l’insigne reliquia del Cuore è tornata nella sua cara Pietrelcina.
Un programma durato quattro giorni dal 24 al 31 maggio.
Oggi è previsto il ritorno della reliquia a San Giovanni Rotondo.
Dopo aver cominciato il suo pellegrinaggio nel 2012 proprio dalla sua terra natale, l’insigne reliquia del Cuore di Padre Pio ha peregrinato, in questi anni diversi continenti, asciugando le lacrime di tanti devoti sparsi nel mondo e raccogliendo tante preghiere da parte di fedeli che impossibilitati a raggiungere la cittadina garganica hanno potuto affidarsi all’intercessione del santo cappuccino.
Il 24 maggio pomeriggio fra Francesco Dileo, rettore del santuario di San Pio in san Giovanni Rotondo, è stato accolto, all’ingresso del paese, dal Vescovo di Benevento Mons. Felice Accrocca, dalla comunità dei frati cappuccini di Pietrelcina e dai concittadini del frate cappuccino amato in tutto il mondo. Subito dopo l’ingresso in paese e la Santa Messa nella chiesa dei cappuccini. Il rettore nel suo saluto ha ricordato che: “guardando questa reliquia la cosa più bella che possiamo pensare è che Padre Pio ha incarnato il comandamento dell’amore che si sviluppa attraverso la dimensione verticale, l’amore verso Dio e la dimensione orizzontale, l’amore per i fratelli. Padre Pio non ha fatto altro che portare a Gesù tanti uomini e tante donne affaticati e oppressi perché potessero ritrovare, nel cuore di Gesù il ristoro“.
Dopo la Santa Messa presieduta dal Vescovo i fedeli hanno potuto venerare la reliquia fino a tarda sera.
Una festa importante per Pietrelcina che ogni anno nel giorno della nascita di Padre Pio accoglie il dono dell’olio della lampada votiva, quest’anno da parte della città di Pescara, che arde dinanzi alla reliquia di Padre Pio che è custodita nella chiesa della Sacra Famiglia.
La breve liturgia, presieduta da l guardiano di Pietrelcina, fra Fortunato Grottola, si è tenuta il 25 mattina prima della Santa Messa presieduta da fra Francesco Neri, consigliere generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini nel 132° anniversario della nascita di Padre Pio. Quello di fra Francesco è un legame profondo con Padre Pio. A partire dal nome “mia madre volle chiamarmi Francesco come il suo nome di battesimo Padre Pio: Francesco.”
Un legame che continua nel corso degli anni perché fra Francesco, dopo essere entrato a far parte dello stesso ordine religioso del frate stimmatizzato, fece la professione proprio a Pietrelcina nella chiesa dei Cappuccini: “c’è un filo rosso legato a Padre Pio in questa storia di fede” ha detto il consigliere generale dei cappuccini all’inizio della celebrazione eucaristica. Partendo dalla pagina del Vangelo Fra Francesco ha citato un espressione di Gesù: “Guardate a me che sono mite e umile di cuore”. Così come la vita di Padre Pio si è configurata a Cristo anche il suo cuore si è unito a quello di Cristo.
Rivolgendosi ai numerosi fedeli che hanno partecipato all’Eucarestia dinanzi alla chiesa dei cappuccini, il consigliere generale durante l’omelia ha rapito l’attenzione dell’assemblea con alcuni interrogativi: “dobbiamo interrogarci anche noi, dinanzi al cuore di Gesù e al Cuore di Padre Pio. Siamo miti e non cadiamo nella violenza quando qualcuno ci fa del male? A volte – ha proseguito fra Francesco – si può essere violenti ed uscire fuori dalla mitezza non solo con la forza fisica, ma anche, ad esempio, non guardando in faccia quelle persone che ci hanno fatto del male e questo accade in molte famiglie, oppure attraverso il pettegolezzo, usato per vendicarci e colpire glia altri.” L’insegnamento che arriva dal cuore di Cristo “che ha risposto al male con l’amore e con il perdono e l’insegnamento raccolto dal cuore di Padre Pio, che ha subito persecuzioni ma mai ha risposto se non con la preghiera e con la carità deve interrogarci: il mio cuore è caratterizzato dalla mitezza?” L’altro attributo del cuore di Gesù è l’umiltà, madre di tutte le virtù. Anche Padre Pio rispondeva a quella “clientela mondiale” attraverso l’umiltà: “sono solo un povero frate che prega”. Noi, pratichiamo l’umiltà? Niente viene in noi se non dalla grazia di Dio e bisogna rendergli grazie, tutte le volte che possiamo. Chiediamo la grazia a Dio di essere simili a Gesù, come Padre Pio avendo anche noi un cuore mite e umile e facciamolo ripetendo la giaculatoria che le nostre mamme e i nostri papà ci hanno insegnato quando eravamo bambini “Signore Gesù mite ed umile di cuore rendi il nostro cuore simile al tuo”.
In serata dopo la Messa delle ore 17,30 presieduta da fr. Guglielmo Alimonti, coordinatore dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio del Centro Italia, si è svolta la tradizionale processione per le vie del paese, con la presenza di tanti fedeli e devoti.
Il 26 maggio nel giorno dell’anniversario del Battesimo di Padre Pio avvenuto 132 anni fa nella chiesetta di Sant’Anna nel Rione Castello a Pietrelcina, fra Maurizio Placentino, ministro della provincia religiosa di San’Angelo e Padre Pio ha presieduto la Santa Messa nella Chiesa della Sacra Famiglia. Fra Maurizio durante l’omelia ha ricordato che in questa giornata “bisogna aprire il cuore e fare spazio a Dio”, come ha fatto Padre Pio. “Ce lo dice Gesù. “Noi come credenti abbiamo già aperto il cuore allo Spirito Santo nel giorno del nostro battesimo”. Questo evento oggi ce lo ricorda: “il nostro cuore è la dimora di Dio, se realizziamo il nostro battesimo. Solo cosi noi siamo “la città santa dove Dio abita e la luce è Gesù stesso: questo è avvenuto nella vita di San Pio”.
La santità di Padre Pio sta proprio in questo: “portare a compimento quel progetto che ci viene consegnato nel nostro battesimo”. Il cuore di Padre Pio “ha accolto la presenza di Dio, un progetto faticoso da portare avanti”, rileggendo la storia e le vicissitudini affrontate dal santo cappuccino, ma “la santa Gerusalemme alla fine si è concretizzata nella sua persona, nella sua vita, nel suo cuore e nelle opere che ha compiuto”.
Da questa mattina, la reliquia del Cuore di Padre Pio è stata portata in processione nella chiesa parrocchiale. Da qui lo slogan “Il cuore di Padre Pio nel cuore di Pietrelcina“. L’incontro con i “pucinari” e con la “madonnella nostra” come chiamava Padre Pio la Madonna della Libera che si venera nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pietrelcina. Celebrazioni, liturgie che si concluderanno con la fiaccolata di questa verso il convento dei cappuccini. La reliquia del Cuore di Padre Pio sosterà a Pietrelcina fino al 31 maggio.
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