L’impegno della Santa Sede per la pace in Ucraina non è una semplice mediazione. Lo ha spiegato questa mattina a San Giovanni Rotondo il card. Matteo Maria Zuppi, in un’intervista concessa a Padre Pio Tv dopo aver visitato i luoghi in cui è vissuto il Santo.
«La visione di Papa Francesco – ha spiegato il Porporato – è fare di tutto, spingere e aiutare come si può. E questo è nella preghiera innanzitutto e poi anche nei tanti contatti, nel vedere quali spazi sono possibili per l’aspetto umanitario e poi anche per una risoluzione giusta e sicura al conflitto che è terribile». Quindi, dopo aver evidenziato che «la Chiesa è sempre stata neutrale», ha attenuato il facile ottimismo che potrebbe nascere dalle recenti aperture di Putin e di Lavrov: «È tutto da portare avanti, tutto un lavoro di grande attenzione, che deve essere sempre insistente. La pace non si impone facilmente, è una lunga e paziente tessitura, è una convergenza di tanti soggetti che aiutino, in particolare ovviamente l’aggredito a ritrovare una pace giusta e sicura». Infine, il card. Zuppi ha concluso la sua risposta con un’esortazione: «Dobbiamo essere tanto vicini al popolo ucraino per una sofferenza ingiusta che subisce, che segna terribilmente le vicende di quel Paese così caro, così importante».
L’intervista, in cui l’Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana parla anche del suo rapporto con Padre Pio, verrà trasmessa dall’emittente nazionale dei frati cappuccini (LCN 145), questa sera alle ore 17.