Benedetta una nuova opera nel santuario di Santa Maria delle Grazie
I frati minori cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio durante la celebrazione eucaristica del 2 maggio in occasione del ventennale della Beatificazione del santo confratello avvenuta a Roma il 2 maggio 1999 presieduta dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste e San giovanni Rotondo Padre Franco Moscone hanno voluto ricordare e ringraziare il Signore per il dono di Padre Pio.
“Insieme a lei Padre Franco, oggi, vogliamo dire grazie al Signore per il dono di padre Pio che in vita si definiva “un umile frate che prega”.Queste le parole del ministro provinciale dei frati minori cappuccini della provincia Fr. Maurizio Placentino “In questa occasione però vogliamo anche manifestare la gratitudine verso un suo predecessore sulla cattedra di Manfredonia: Mons. Valentino Vailati. Al termine della liturgia scopriremo un altorilievo opera dell’autore sangiovannese Michele Miglionico con il quale consegneremo ai posteri la memoria di questo arcivescovo che ha profuso grande impegno sia per ottenere le necessarie autorizzazioni per l’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Pio, sia nel faticoso e complesso compito di presidente del tribunale ecclesiastico diocesano che ha svolto l’inchiesta cognizionale” ha continuato Fr. Maurizio “Un’inchiesta iniziata domenica 20 marzo 1983 in questa chiesa e conclusa dopo sette anni di intenso lavoro nello stesso luogo domenica 21 gennaio 1990. Da questa inchiesta è scaturita una poderosa documentazione racchiusa in 104 volumi: un vero e proprio record nella storia della Chiesa. Questo saggio e illuminato pastore venuto dal Nord come lei è stato una benedizione per questa terra che ha guidato per vent’anni dal 1970 al 1990”
Durante l’omelia del vescovo Mons. Moscone ha voluto rileggere e commentare le parole del Santo Padre Giovanni Paolo II durante l’omelia della beatificazione. Il Pontefice si è posto due domande: “la prima è stata chi è Padre Pio? La seconda è stata che cos’ha fatto Padre Pio? Il Papa ha cercato di rispondere dandone le motivazioni. Sul “chi è” è molto semplice anche se in quei testi che non sono più di cinque pagine, Giovanni Paolo, ripete per sei volte la medesima definizione: “Padre Pio è un umile frate cappuccino”. Oppure dice è un umile frate di San Francesco. E’ un umile frate cappuccino di Pietrelcina. C’è questa insistenza potente e forte sulla virtù dell’umiltà. “Cosa ha fatto Padre Pio? – ha continuato ancora l’Arcivescovo – Papa Giovanni Paolo II dice che ha stupito il mondo e credo che continua a stupirlo. Siamo qui, dopo vent’anni a stupirci di lui qui e altrove. Ha stupito il mondo attraverso due strumenti: la preghiera e l’ascolto dei fratelli detto in altre parole ha stupito il mondo attraverso la carità verso Dio e verso il prossimo. L’unico amore amare Dio con tutto il cuore e amare il prossimo come se stessi perché il prossimo che rappresenta Dio non altro”
Prima del termine della Celebrazione come aveva sottolineato Fr. Maurizio c’è stata la benedizione di un altorilievo in bronzo, opera dello scultore sangiovannese Michele Miglionico, fuso presso la fonderia nolana “Del Giudice”, raffigurante mons. Valentino Vailati, «che alle virtù di illuminato e saggio pastore diocesano unì il merito di aver sostenuto l’apertura della Causa di beatificazione e canonizzazione» del Cappuccino stigmatizzato «e di aver svolto, con encomiabile zelo e instancabile dedizione, il ruolo di Presidente del Tribunale Ecclesiastico dell’Inchiesta diocesana», come specificato nella lapide, collocata sotto il medaglione bronzeo sulla parete della navata laterale di destra, al di sopra della statua di Padre Pio.
“In quest’opera mi è venuto in mente di forgiare il chiodi. Forgiati attraverso il bronzo. Questi rappresentano un uomo ma lo stesso tempo i chiodi di Cristo e della Passione. Come diceva Paolo VI la passione “dell’altro Cristo” che è il nostro Padre Pio” così l’artista Michele Miglionico ha presentato sua opera.
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Foto Voce di Padre Pio