Il dono del timore di Dio è l’ultimo dono dello Spirito Santo e che conclude il ciclo di catechesi ad essi dedicate. "Il timore di Dio", ha detto papa Francesco, "è il dono dello Spirito che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte a Dio e al suo amore e che il nostro bene sta nell’abbandonarci con umiltà, con rispetto e fiducia nelle sue mani. Questo è il timore di Dio: l’abbandono nella bontà del nostro Padre che ci vuole tanto bene". Questo abbandono fa assumere all’uomo "la forma della docilità, della riconoscenza e della lode, ricolmando il nostro cuore di speranza" con la presa di "coscienza che tutto viene dalla grazia e che la nostra vera forza sta unicamente nel seguire il Signore Gesù e nel lasciare che il Padre possa riversare su di noi la sua bontà e la sua misericordia".
Il dono del timore di Dio, ha avvertito il Papa, "non fa di noi dei cristiani timidi, remissivi, ma genera in noi coraggio e forza! È un dono che fa di noi cristiani convinti, entusiasti, che non restano sottomessi al Signore per paura, ma perché sono commossi e conquistati dal suo amore!" Francesco ha voluto ammonire i presenti a non lasciarsi sopraffare dalle logiche di questo mondo, indipendenti dallo Spirito del timore di Dio, e fabbricatrici di morte.
Concludendo, il Papa ha voluto chiedere ai presenti di pregare il Signore "per accogliere il dono del timore di Dio e poterci riconoscere, insieme a loro, rivestiti della misericordia e dell’amore di Dio, che è il nostro Padre, il nostro papà".