Il 26 novembre 1982, Giovanni Paolo II ha proclamato il 1983 Anno Santo straordinario della redenzione. Per i devoti e i figli spirituali di Padre Pio questo giubileo è caratterizzato dall’apertura del processo cognizionale sulla vita e le virtù di Padre Pio.
20 marzo 1983
Il 20 marzo, è stato costituito il tribunale ecclesiastico, che si è occupato del processo del “rappresentante stampato dalle stimmate di nostro Signore” che, per oltre mezzo secolo ha riproposto all’uomo il mistero della redenzione, visibilmente stampato nella propria carne.
È stato calcolato che in tale data a San Giovanni Rotondo sono giunti circa 20- 25 mila pellegrini provenienti da tutte le parto d’Italia ed anche dall’estero. Il sagrato del santuario, il viale dei cappuccini e la scalinata della Via Crucis erano gremiti di fedeli..
20 mila pellegrini giunti da tutto il mondo a San Giovanni Rotondo
“La lettura del Decreto, con cui dichiaro aperto il processo per la causa di Beatificazione e di Canonizzazione del Servo di Dio, Padre Pio da Pietrelcina, cappuccino, ci riempie il cuore di gioia e di speranza”. Con queste parole Mons. Valentino Vailati, arcivescovo di Manfredonia comincia l’omelia della celebrazione eucaristica “Come responsabile davanti alla Santa Sede dell’andamento regolare del processo, debbo ricordare a tutti l’obbligo dell’osservanza esatta di quella regola Canonica che si chiama il “non culto”, nella funzione di oggi nelle altre commemorazioni o affermazioni siano esse privati o comunitarie che intendono prevenire il Giudizio della chiesa sulla salita di padre pio. Infatti soltanto la Chiesa compete il giudizio definitivo sulla santità dei suoi figli, proponendo lì alla venerazione al culto del popolo di dio. chi non accettasse Questa regola, si renderebbe consapevole di disubbidienza alla chiesa è responsabile di intralcio, di ostacolo lo stesso processo, e quindi non potrebbe chiamarsi i figli spirituali di Padre Pio”
“Ho preso parte questo atto ufficiale con grande piacere, io mi interessa. e, con sentimenti profonda commozione di conoscenza, perché ho avuto la sorte, come saprete di frequentare personalmente, anche se per un breve periodo di tempo, l’amato padre pio, beneficiando le sue in corso spirituale, sperimentando la sua illuminante è sicura guida, e avere tanto di essere ammesso da lui stesso, tra i suoi figli spirituali” queste invece le parole di padre Flavio Roberto Carraro ministro generale dell’Ordine dei frati minori cappuccini. “la circostanza di oggi è una gioia per l’ordine dei Cappuccini ma insieme anche l’espressione della seria volontà di sottoporre la persona la vita di Padre Pio, così seria e complessa, giudizio del magistero gerarchico della Chiesa. Ora la nostra parte si riduce alla preghiera e al servizio. Preghiera al Signore perché diriga tutto alla sua gloria, preghiera per coloro che saranno chiamati in Tribunale a deporre, perché adempiano questo loro compito secondo coscienza in verità. E servizio: pronti a prestarci per tutto il lavoro, non poco, non facile, non breve che il Processo comporta”
I membri del Tribunale ecclesiastico:
- Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Valentino Vailati, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste, giudice presidente;
- don Michele Di Gioia, giudice delegato;
- don Antonio D’Amico, promotore della fede;
- don Michele Nasuti, notaio attuario;
- don Pasquale Vescera, notaio aggiunto;
- don Vincenzo Biancofiore, cursore.
- padre Bernardino da Siena, Postulatore Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini;
- padre Gerardo Di Flumeri, vice Postulatore della causa.
Dopo 14 anni e più dalla sua morte santa, la Chiesa, ha preso atto delle testimonianze già scritte e depositate, inizia così l’esame canonico che porterà le conclusioni valide per proseguire il cammino verso la beatificazione