La riapertura della chiesa di S. Giuliano di Puglia, chiusa dal 2002 a causa del terremoto, sarà occasione per un convegno sul tema “La formazione e la ricerca nell’ingegneria sismica”, promosso dalla parrocchia di S.Giuliano martire in collaborazione con l’Università degli studi del Molise.
“Il 21 luglio prossimo metteremo a confronto –ha affermato a Radio Padre Pio Giovanni Fabbrocino, docente di tecnica delle costruzioni– le esperienze che sono state elaborate presso l’Università del Molise in questi cinque anni. L’evento sismico, infatti, ha dato impulso in tutto il Paese alla ricerca scientifica”. Le conseguenze riguardano anche la normativa ed il modo di progettare e operare in zona sismica. “A questo incremento di conoscenze –ha spiegato Fabbrocino- contribuisce un gran numero di ricercatori impegnati su tutto il territorio nazionale in una serie di progetti finanziati dal Dipartimento per la Protezione Civile”.
L’incontro sarà articolato in due fasi: la prima teorica, sulle prospettive di ricerca e formazione nel settore; la seconda costituita dalla visita tecnica della chiesa di San Giuliano, con l’approfondimento e l’illustrazione dei principali interventi di risanamento e restauro.
Alle 17.30, nel sito della scuola crollata, la preghiera in memoria delle 27 vittime del terremoto, guidata dal vescovo della diocesi di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca. Seguirà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giuseppe Bertello, nunzio apostolico in Italia.