Roma ha fatto sentire la sua voce in un momento di crescente preoccupazione per l’antisemitismo in Italia. Durante una cerimonia organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Ebraica di Roma, il sindaco Roberto Gualtieri ha condannato le recenti aggressioni, tra cui un episodio che ha visto un cartello offensivo nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre durante un corteo a Milano.
L’evento tenutosi nella giornata di ieri al Portico di Ottavia, commemorava l’81° anniversario del rastrellamento del Ghetto ebraico, un tragico capitolo della storia che ha portato alla deportazione di 1023 ebrei romani, di cui solo 16 sopravvissero. Gualtieri ha sottolineato la necessità di combattere l’odio e l’antisemitismo, definendolo un “rigurgito orribile” che richiede un’azione costante da parte di tutti. “Dobbiamo perseguire giustizia e pace,” ha affermato, esprimendo la sua solidarietà a Segre e a tutti coloro che sono stati vittime di questo clima di odio.
Anche il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di mantenere uno spirito critico di fronte a informazioni distorte, esortando la comunità a rimanere vigile. L’ecosistema della memoria collettiva è essenziale, specialmente in un periodo in cui la guerra sembra riprendere piede come unica via per risolvere i conflitti, come evidenziato dal fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi.
Riccardi ha messo in guardia contro la “deresponsabilizzazione” della società e ha affermato che è fondamentale rimanere impegnati nel costruire un futuro di pace e giustizia. Ha invitato tutti a non ignorare le sofferenze del mondo e a comprendere il passato per evitare che la storia si ripeta.
Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, ha espresso la necessità di riunire le famiglie separate a causa dei recenti conflitti, sottolineando che il terrorismo colpisce indiscriminatamente, senza rispettare religioni o confini.
La Comunità di Sant’Egidio, da anni attiva nella promozione del dialogo interreligioso e nella lotta contro l’antisemitismo, ha un’importante storia di iniziative per la memoria e la pace. Le sue attività si sono sempre concentrate sul mantenimento della memoria storica, promuovendo una cultura di rispetto e accoglienza, con un occhio sempre rivolto alla salvaguardia dei diritti umani.
Questa cerimonia non è stata solo un momento di ricordo, ma un richiamo urgente per tutti a lottare contro l’odio e la violenza, a non dimenticare e a costruire un futuro più giusto e pacifico.