“Perché il Padre Pio deve stare a casa sua quando potrebbe stare in qualcuno dei nostri conventi?”. E’ la domanda che fece il guardiano del convento dei frati minori cappuccini di San’Anna in Foggia, Padre Nazareno Pannella da Arpaise, al ministro provinciale della provincia di Foggia, Padre Benedetto Nardella.

Padre Nazareno era beneventano. Era nato in un paese che dista soli 28 km da Pietrelcina. Pensò bene di aiutare un suo confratello campano. Si insediò come guardiano, nel convento di Foggia, sede della curia provinciale nel gennaio del 1916 . Vi resterà fino al settembre 1919.
Da qui nacque l’idea a Padre Benedetto e Padre Agostino, di usare lo stratagemma di chiedere una visita del cappuccino di Pietrelcina a Foggia alla terziaria Raffaelina Cerase, che si offrì vittima per il rientro in convento di fra Pio. Difatti dal 1909, il giovane frate, costretto da una strana malattia, stava in famiglia a Pietrelcina.
LEGGI ANCHE: Il 17 febbraio 1916 era giovedì
La risposta di Padre Benedetto a Padre Nazareno non si fece attendere: “Nessuno lo vuole perché ammalato di tubercolosi, se lo vuoi tu, lo farò subito venire qui, perché Padre Pio non trova difficoltà di ritornare in convento”.
Le richieste epistolari di Raffaelina si facevano insistenti e il viaggio veniva sempre rinviato di settimana in settimana, quando finalmente arrivò il giorno della partenza.

Il 17 febbraio 1916 era un giovedì. Padre Pio era convinto di fare un viaggio di andata e ritorno. Doveva restare a Foggia per qualche giorno, invece vi resterà per sette mesi.
Appena arrivato a in convento, accompagnato da Padre Agostino, incontrò il provinciale che gli intimò, “padre Pio, tu o vivo o morto resterai qui in convento a Foggia. Scrivi a casa e fatti portare la tua roba”.
LEGGI ANCHE: Padre Pio a Foggia Sant’Anna.
Padre Pio accetta in obbedienza le disposizioni del suo provinciale. Quel giorno si reca, accompagnato dai confratelli, a far visita alla Cerase, in via Manzoni.

Padre Nazareno nelle sue testimonianza racconta che Padre Pio “fu accolto con grande festa da me e dai confratelli“. Nel convento di Foggia a Sant’Anna, Padre Pio era “era sempre giulivo e pacato“.
Nel convento di Foggia a Sant’Anna, Padre Pio trascorrerà mesi ricchi di preghiera, di assalti di anime bisognose di misericordia, di battaglie col demonio e anche momenti di gioia, come la consacrazione della Chiesa intitolata a Sant’Anna il 16 maggio 1916.
RIPRODUZIONE RISERVATA ©