Tutto cominciò a Vico del Gargano
La fraternità dei frati cappuccini di Vico del Gargano ha dedicato una giornata a fr. Daniele Natale. Fu proprio in questo convento che il servo di Dio mosse i primi passi nella vita religiosa francescano-cappuccina. Tutto partì da Maria.
Fra Daniele Natale, al secolo Michele, è stato un grande innamorato della Madonna. La sua devozione alla Madonna ebbe inizio la notte tra il 12 e 13 maggio 1933, allorché sentì una voce, che egli diceva essere di Gesù, che lo chiamava a seguirlo nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Udendo quella voce, rimase perplesso e avvertì un tuffo al cuore ed il sangue affluirgli velocemente al cervello. Titubante, chiese: “Ma come, devo lasciare mamma?” E la Voce ancora: “Sì, ma Io ti do la mia Mamma come Mamma tua, che è anche Mamma di tua madre. A questa Mamma potrai chiederequalsiasi cosa”. Da quel momento la Madonna gli fece veramente da Mamma. Nel mese di giugno, Michele, partì per Vico del Gargano.
Per ricordare questo evento la fraternità di Vico del Gargano ha reso omaggio al servo di Dio il 12 maggio con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal ministro della provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio fr. Maurizio Placentino.
A seguire nella stessa chiesa il vice postulatore della causa, fr. Mariano Di Vito e il notaio dell’inchiesta diocesana don Francesco Armenti hanno tenuto degli interventi legati alla spiritualità ed al messaggio del cappuccino servo di Dio. La commemorazione è terminata con una rappresentazione teatrale sulla vita di fr. Daniele messa in scena dal “Teatro K” di Vico del Gargano diretto da un confratello di fr. Daniele: fr. Massimo Montagano.
L’incontro del servo di Dio con Padre Pio
Michelino Natale, il 4 giugno 1933, festa della Pentecoste, prima di partire pe Vico del Gargano, si recò nella chiesa del convento “Santa Maria delle Grazie” di San Giovanni Rotondo per partecipare alla Santa Messa e dare gli auguri al superiore del convento e ricevere da lui la benedizione, prima di entrare nel seminario cappuccino. Lo accompagnarono la sorella Felicetta e Antonietta, nipote di Padre Anselmo da San Giovanni Rotondo, superiore del convento di Vico del Gargano. In sacrestia la piccola compagnia trovò Padre Pio. Grande fu la sorpresa e la gioia, perché il cappuccino stigmatizzato da due anni era segregato. I tre ebbero il privilegio di avvicinarlo, baciargli la mano e chiedergli una benedizione particolare per il novello seminarista.
In seguito fra Daniele ricorderà sempre che in quella circostanza San Pio gli mise la mano sulla testa, lo benedisse e gli disse: “Auguri, figlio mio” e dirà che quella fu la prima di una lunga serie di benedizioni e di auguri ricevuti da San Pio.
Il 6 giugno, Michelino, entrò nel convento di Vico del Gargano, per studiare e diventare sacerdote. Rimase nel convento di Vico del Gargano come postulante, per nove mesi. Tornò in questo convento il 15 gennaio 1964 come religioso professo e di questo luogo conservò sempre un grato ricordo e la venerazione verso il SS.mo Crocifisso, facendosi promotore per la costruzione della Cappella all’interno della chiesa.