La casa editrice “Gli improbabili Editori” di Torino da diversi anni si occupa di diffondere, attraverso dei libri una cultura di pace, che inizia dal piccolo quotidiano per farsi testimone del mondo. Sulle frequenze di Radio Padre Pio abbiamo ospitato Meri Strati direttrice della Casa editrice la quale ci ha spiegato la propria linea editoriale.
“ La nostra linea editoriale – ci spiega Meri Strati – si snoda su quattro fronti, con lo stesso significato profondo. La collana dedicata in modo ampio e creativo alla spiritualità e alla meditazione sulla pace, nonché alla diffusione di un modello di vita e di convivenza umana basata sull’amore, il rispetto per la natura e sul dialogo, si intitola Sorridi alla luna.
Il titolo della collana è dedicato al famoso discorso alla luna di Papa Giovanni XXIII, che secondo noi riassume in modo straordinariamente semplice il segreto della pace nel nostro cuore e nel mondo: chinarsi sui bambini, dare loro una carezza, ascoltarli, così come dovremmo ascoltare tutti i piccoli della Terra. Ascoltando i più piccoli, nasce la Pace. Naturalmente, tutto questo viene presentato in un discorso basato sull’attualità, perciò a questa collana apparterranno nello stesso modo libri di discussione e di denuncia sulla pace e sugli argomenti che possono correlarsi. La visione privilegiata è comunque quella esistenziale, piuttosto che sociologica. Il simbolo è la farfalla azzurra, colore del cielo sereno, dell’ascolto senza pregiudizi, della convivenza senza prevaricazioni. La mia esperienza, condivisa con mio marito Claudio e la nostra bambina, conferma che per essere persone di pace è necessario iniziare dal piccolo quotidiano.
Noi ci siamo conosciuti lavorando come clown negli ospedali e nelle comunità, pi abbiamo recitato in teatro, e abbiamo fatto i cantastorie per le strade. Ecco perché ci hanno definito gli editori cantastorie. Il nostro obbiettivo è quello ora di presentare nelle parrocchie, santuari, scuole, teatri e…. il nostro recital intitolato Cantata per la pace. Si tratta di un recital con musica, immagini e parti recitate, dedicato a Papa Giovanni XXIII e alla pace. In particolar modo, racconta della nascita di una coscienza di pace in un uomo del quotidiano raccontata dal personaggio della Luna. Il tutto avviene in un momento drammatico per il mondo intero, l’11 settembre 2001.
Il progetto è importante perché partecipa ad un progetto di Rock no war in collaborazione con i Missionari della Consolata, per costruire una casetta in un villaggio per i lebbrosi in Etiopia, sia perché è stato presentato alla mostra della microeditoria a Chiari con buon successo, e ora sarà presentato a Venezia nell’ambito del Salone sull’editoria di Pace”.
Per inf.
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