“Un viaggio non è fatto di chilometri percorsi. Un viaggio è fatto delle cose che si hanno con se al rientro”, afferma un proverbio dei Saharawi, una popolazione algerina costretta a vivere in esilio dalla propria terra e a cui Fotografi senza frontiere ha dedicato una mostra fotografica.
Inaugurata sabato scorso, la mostra intitolata “Sabbia negli occhi” sarà visitabile fino a domani presso il centro romano di Rialtoccupato.
“Si tratta del lavoro di 13 giovani fotografe Saharawi nel campo profughi di El Ayoun, in Algeria, che ritrae la loro drammatica condizione di esiliati dal 1975 a causa dell’invasione marocchina, ma anche la vita di ogni giorno – ha detto Davide Fusco di Fotografi senza frontiere ai microfoni di Radio Padre Pio – l’entusiasmo delle giovani allieve ci ha indotto a proseguire il progetto nel giugno 2003, con un altro mese di lezione in cui le abbiamo stimolate ad unire, all’ottima ricerca fotografica, una raccolta di fonti orali sulla loro memoria storica”.