Un terzo delle vittime e dei senza tetto del terremoto che ha investito il sud-est asiatico, sono bambini.
Lo rende noto l’Unicef. Infatti le sedi dei paesi colpiti dall’immane tragedia stanno calcolando i danni provocati dal terremoto a nord di Sumatra e dalle successive ondate di maremoto.
Secondi i primi dati, migliaia sono le case lungo la costa, distrutte dalle onde e di conseguenza altrettante sono le famiglie e le comunità senza un riparo.
Carol Bellamy, direttore generale dell’Unicef, ha dichiarato che “possono essere centinaia di migliaia i bambini in grave pericolo nelle comunità costiere di sei paesi. Stiamo collaborando coi governi nell’accertamento dei danni e siamo pronti a rispondere a qualunque richiesta di aiuto”.
Gli uffici Unicef di Indonesia, Malaysia, Thailandia, Maldive, India e Sri Lanka, di comune accordo con le autorità nazionali e locali delle aree colpite si sono già mobilitati per inviare aiuti immediati.
Inoltre il magazzino centrale Unicef di Copenhagen ha già predisposto numerose scorte di generi di pronto intervento e ha organizzato mezzi aerei di trasporto, pronti a partire non appena saranno determinate i bisogni più urgenti.
L’Unicef Italia ha lanciato un appello ai cittadini e ai media del nostro paese perché, “al di là della giustificata preoccupazione per i nostri connazionali in vacanza, si mobilitino immediatamente aiuti per i bambini e le famiglie povere dei paesi colpiti, vittime di questa catastrofe naturale”.
Per info e donazioni: www.unicef.it