Si concluderà domani la “Settimana dei ragazzi”, promossa dall’Unicef in occasione del 30° anniversario della nascita del Comitato Italiano. In tutto il Paese eventi, convegni e manifestazioni, tra cui una mostra fotografica per ricordare il lavoro dell’Unicef, da anni impegnato nella difesa dei diritti dei bambini. Una settimana, dedicata ai bambini e ai ragazzi italiani, che abbraccia una data molto significativa per i diritti dell’infanzia, come ha spiegato Roberto Salvan, direttore generale Unicef Italia e ospite di Radio Padre.
“Il 27 maggio di 13 anni fa il Parlamento italiano ha fatto diventare legge la Convenzione sui diritti per l’infanzia, che l’Onu aveva approvato il 20 novembre 1989. Abbiamo così dedicato l’ultima settimana di maggio, in coincidenza con la chiusura delle scuole, a tutti i bambini e ragazzi italiani, per sviluppare, promuovere e ricordare a tutti, dalle istituzioni alle famiglie ai bambini stessi, cosa significa avere una convenzione che tratta dei loro diritti. Attraverso le attività dei nostri comitati regionali e le attività di fine anno all’interno delle scuole, continueremo a ricordare questa data anche nei prossimi anni perché anche i bambini devono essere protagonisti dei loro diritti.”
“Dopo 30 anni di attività – ha proseguito Salvan – mi sento di dire che di diritti dei bambini se ne parla di più, c’è una maggiore consapevolezza del loro significato. Ci sono ancora tantissimi passi in avanti da fare, ci deve essere maggiore integrazione sul territorio affinché effettivamente si realizzino le politiche che salvaguardano i diritti dei bambini. Noi chiediamo che le istituzioni e anche i media si adoperino per far sentire la voce dei ragazzi, spesso siamo noi adulti che pensiamo di risolvere i problemi dei ragazzi, parlando al loro posto, forse bisognerebbe farli essere più protagonisti dei loro diritti.”