Si chiama “Napoli 2006”. E’ un progetto del Clabarc (comitato di lotta abbattimento barriere architettoniche e culturali) che si propone di far diventare Napoli la città più accessibile d’Italia entro il 2006.
Il Clabarc raggruppata più di 21 associazioni del terzo settore e quindi non solo disabili. Napoli 2006 è il primo progetto elaborato dal Clabarc. Si lavora per rendere Napoli una città accessibile e quindi a portata di cittadino disabile. L’idea di base è quella di migliorare la città grazie all’attivazione delle diverse componenti della cittadinanza, dai semplici cittadini alle istituzioni, cercando di ottenere l’azione combinata tra forze private e pubbliche.
Il tentativo del Clabarc per elevare la soglia di attenzione di tutti rispetto alle problematiche dell’accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche e culturali. Il Clabarc sta monitorando Napoli grazie alle segnalazione spontanee che i cittadini fanno sul sito www.disabili.unina.it a seguire ci sarà una statistica di priorità per stabilire quali luoghi necessitano di un piano d’urgenza.
A questa seconda fase seguirà una mappatura dei luoghi e a seguire la realizzazione di guide cartacee e on-line attraverso cui sarà possibile sapere quali luoghi sono accessibili. La legge 20 marzo 1971 n. 118 è il primo tentativo statale di tracciare una normativa per eliminare le barriere architettoniche, veri muri che separano gli invalidi dalla società in cui vivono. E come disse una volta Furio Colombo “…cambiare il paesaggio esteriore per cambiare quello interiore”.